UTILITY–LETTERA SUL SETTORE, IN EVIDENZA A2A ED ERG

Ftse Mib e Ftse Italia Servizi Pubblici hanno chiuso in ribasso il mercoledì di borsa, lasciando sul campo rispettivamente lo 0,8% e lo 0,7 per cento. Tra le Big Cap, si salva solo A2A con un rialzo dello 0,7% rispetto alla chiusura precedente, nonostante la notizia diffusa ieri che la Carlo Tassara di Romain Zaleski ha avviato in sede civile una maxi causa contro la stessa A2A ed Edf lamentando gli ingentissimi danni subiti al valore della propria partecipazione in Edison, nel processo di riassetto del gruppo energetico risalente al 2012. Nella giornata di ieri il titolo peggiore nel segmento delle società del settore utility e delle rinnovabili a maggiore capitalizzazione è stato Enel, con un ribasso dell’1,1% rispetto ai prezzi di chiusura di martedì. E proprio ieri, il gruppo guidato da Francesco Starace ha confermato la chiusura di 23 centrali termoelettriche in Italia, destinate alla riqualificazione. Tra le Mid Cap, la migliore è Erg, che ieri ha registrato una performance giornaliera del 2,1%, chiudendo a 11,83 euro. In lieve flessione (-0,6%) i corsi azionari di Hera nel giorno della presentazione dei risultati 2014 alla comunità finanziaria. Passando al segmento delle Small Cap, Ternienergia ha presentato le previsioni fino al 2017 nel corso della Star conference tenutasi a piazza Affari. Il gruppo guidato da Stefano Neri ha sottolineato che la fusione con Lucos dovrebbe essere ultimata entro i primi di maggio, permettendo alla società di completare definitivamente la catena del valore che li vede presenti dalla costruzione degli impianti fino alla vendita al consumatore finale. Importante il contributo all’Ebitda 2015 della neo-acquisita Free Energia (66% del margine totale), che permetterà al margine operativo lordo del gruppo TerniEnergia di raggiungere quota 23 milioni nel 2015, con un balzo di circa il 27% su base annua per poi arrivare a 32 milioni nell’esercizio 2017. Tra gli obiettivi anche un Roi al 9,4% per l'anno in corso (13,2% nel 2017), indebitamento stabile, e leva finanziaria a 3,4x nel giro di tre anni (5,75x a fine 2014). La reazione degli investitori è stata piuttosto tiepida. Sul listino milanese, le quotazioni di TerniEnergia sono sostanzialmente rimaste invariate rispetto alla seduta precedente.

Tabella 2015_03 Marzo 25