Il Gruppo Azimut ha comunicato questa mattina di avere acquisito una partecipazione del 60% nell’asset manager brasiliano Quest Investimentos, compiendo un passo significativo verso l’obiettivo di lungo termine di diventare un gestore del risparmio indipendente leader su quel mercato.
Quest gestisce circa 2 miliardi di reais (615 milioni di euro) di masse, principalmente in prodotti azionari, ed è una delle società di gestione con le migliori performance in Brasile. La società è stata fondata nel 2001 dall’ex Ministro delle Telecomunicazioni ed ex Presidente della Banca Nazionale di Sviluppo, Luiz Carlos Mendonça de Barros. Insieme, le due società formeranno la joint venture Az Quest, arricchendo la famiglia di fondi locali di Azimut Brasile e aumentando per più di un terzo il team di professionisti brasiliani.
Quest è conosciuta soprattutto per i fondi ad alto rendimento (Quest Ações, Quest Small Caps e Quest Equity Hedge), che dal 2009 hanno conquistato i migliori riconoscimenti dalle principali pubblicazioni finanziarie del Brasile. Nel 2014 Morningstar ha premiato con 5 stelle Quest Small Caps e Quest Top Long Biased e Citiwire Global ha classificato Quest al primo posto nella categoria Equity Emerging Countries.
Il prezzo dell’operazione, basato sull’utile netto del 2014 e sull’ammontare delle masse in gestione di Quest alla data di perfezionamento della transazione, dovrebbe essere di circa 70 milioni di reais (21,5 milioni di euro). Il management di Quest manterrà l’indipendenza nelle decisioni operative e di investimento, ed allo stesso tempo sarà vincolato a restare in azienda per almeno i prossimi otto anni.
Inoltre, una parte dei proventi derivanti dalla vendita saranno reinvestiti nella società e nel reclutamento di nuovi professionisti per sviluppare e diversificare l’offerta di fondi di alta qualità, ampliando quindi la propria piattaforma di prodotti e rafforzando la capacità di gestione.
Le parti coinvolte nella transazione, il fondatore Luiz Carlos Mendonça de Barros, la banca d’investimento Btg Pactual ed il team di gestione venderanno rispettivamente il 35%, il 15% ed il 10% del capitale di Quest, per un totale del 60%. Mendonça de Barros manterrà la carica di presidente del comitato di advisori di Az Quest.
Il closing dell’operazione è previsto per le prossime settimane, successivamente al soddisfacimento di alcune condizioni previste nel contratto di compravendita. L’acquisizione non sarà in ogni caso soggetta all’approvazione delle autorità locali.
Commento
Il mese scorso Giuliani aveva anticipato in un’intervista che entro fine aprile sarebbe stata annunciata una nuova acquisizione in Brasile, per cui la notizia di oggi non giunge del tutto inaspettata.
Si tratta di un’operazione importante su quel mercato, in quanto consente al Gruppo di più che raddoppiare in un colpo solo le masse in gestione nel paese sudamericano portandole a 1,1 miliardi di euro dagli attuali 500 milioni. In questa prima parte del 2015 il Gruppo si sta mostrando particolarmente attivo negli investimenti all’estero in quanto si tratta della terza operazione annunciata da inizio anno, che segue quella, sempre in Brasile, del 50% di Lfi Investimentos (160 milioni di masse gestite) e quella in Turchia del 70% di Bosphorus (390 milioni di masse gestite), entrambe annunciate in gennaio. Le acquisizioni all’estero comunicate da inizio 2015 apporteranno complessivamente masse aggiuntive pari a quasi 1,2 miliardi, corrispondenti ad oltre il 40% degli Aum che il Gruppo deteneva all’estero a fine 2014 e ad oltre il 50% delle masse incrementali estere previste dal business plan 2015-2019, pari a 2,2 miliardi, per raggiungere 5 miliardi a fine piano.
Il prezzo della transazione, pari a 21,5 milioni di euro, corrisponde ad una valutazione del 100% di Quest Investimentos pari a circa 36 milioni, che rappresenta circa il 6% delle masse gestite. Considerato che attualmente Azimut capitalizza 3,45 miliardi ed ha una posizione finanziaria netta positiva per oltre 300 milioni, essa è valutata implicitamente dal mercato circa l’11% delle masse gestite. Ipotizzando che le masse acquisite da Azimut vengano valutate dal mercato anch’esse all’11% delle masse, l’operazione sarebbe accrescitiva di valore per circa 18 milioni o 14 centesimi per azione, pari allo 0,5% delle attuali quotazioni. Il titolo intorno alle ore 13 perde lo 0,8% a 26,02 euro, sottoperformando dello 0,2% rispetto all’indice Ftse Mib, ma sovraperformando dello 0,4% rispetto al Ftse Italia Servizi Finanziari.