CAMPARI – SUL MERCATO USA LA VODKA RALLENTA

Nel mese di aprile la vendita di bevande alcoliche negli Stati Uniti è cresciuta del 6% su base annua in termini di valore, con un trend leggermente riflessivo dell’aumento complessivo nei 12 mesi attestatosi al 5% (pressoché in linea con il mese di marzo). Nel solo segmento della vodka la crescita di aprile è stata del 2,2%. In tale ottica si accende qualche campanello di allarme sulle stime dei di Campari, che ricordiamo realizza il 20% circa del proprio fatturato negli USA, di cui il 35/40% circa proprio nel segmento vodka.

I dati resi noti dall’Associazione Nazionale di Controllo delle Bevande Alcoliche negli Stati Uniti (NABCA) evidenziano una crescita nel mese di aprile del 6% nella vendita di alcolici, derivante per il 2,9% da un aumento  dei volumi e per il 3,1% da maggiori prezzi/mix. Analizzando il singolo segmento della vodka, che rappresenta il 35% circa del mercato, l’andamento delle vendite di aprile risulta sottoperformante con una crescita pari al 2,2%. In tale ambito il gruppo Campari, che realizza il 20% circa del proprio giro d’affari negli Stati Uniti, di cui il 35% circa nel segmento della vodka, potrebbe risentire dell’andamento inferiore alla media nelle vendite del marchio SKYY Vodka. A fine marzo i risultati consolidati presentavano vendite per complessivi 327 milioni, in crescita del 13,4%. Da un punto di vista geografico l’area che ha evidenziato il maggior sviluppo anno su anno è quella delle Americhe con un +19,4%, arrivando a rappresentare il 44% del giro d’affari.  L’ebitda è stato pari a 56 milioni (+ 19%).

In questo momento il titolo quota intorno ai 7 euro, con una performance in calo del 4% circa nell’ultimo mese.