UNICREDIT – REVISIONE DEL PIANO ENTRO FINE ANNO

Il piano industriale di UniCredit 2013-2018, presentato nel marzo 2014, sarà rivisto entro fine anno per tenere conto del nuovo scenario economico e dei tassi di interesse, ma riteniamo che ciò non porterà ad un abbassamento delle stime di consenso, che a livello di utile netto si posizionano al di sotto rispetto all’attuale piano del 15% per il 2016 (3,06 miliardi vs. 3,6 miliardi) e del 35% per il 2018 (4,3 miliardi vs. 6,6 miliardi). Bene le nuove erogazioni al settore privato in Italia nel mese di maggio (+33%), ma siamo ancora in attesa di vedere l’inversione di segno sul fronte degli stock di impieghi.

Ghizzoni ieri, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha dichiarato che UniCredit entro fine anno effettuerà degli aggiustamenti al piano industriale 2013-2018, presentato nel marzo 2014, per tenere conto del nuovo scenario economico e dei bassi tassi di interesse, affermando che si stanno valutando anche una serie di misure per il contenimento dei costi e per il rilancio dei ricavi.

L’Ad ha anche comunicato che in maggio le erogazioni di prestiti a privati in Italia sono aumentate del 33% a/a, con una spinta che ha interessato tutti i settori, in particolare quello dei mutui casa, settore che sta andando molto bene anche in Germania, dove lo scorso mese si è registrato un incremento di oltre il 50% delle nuove erogazioni.

Infine Ghizzoni ha affermato che UniCredit vuole rafforzare la propria presenza nei paesi extra europei, anche attraverso alleanze con banche locali, con particolare interesse per la Cina, il Medio Oriente ed i paesi del Centro e Sud America.

Commento

Ricordiamo che il piano industriale di UniCredit prevede un utile netto di 3,6 miliardi nel 2016 e di 6,6 miliardi nel 2018, mentre il consensus degli analisti si posiziona al disotto del 15% nel 2016 (3,06 miliardi) e del 35% nel 2018 (4,3 miliardi). Gli obiettivi di piano saranno prevedibilmente rivisti verso il basso, ma non pensiamo che ciò porterà anche ad una riduzione delle stime degli analisti, che già incorporano uno scenario economico e dei tassi di interesse aggiornato rispetto a quello del piano dello scorso anno

Per quanto riguarda l’andamento positivo delle nuove erogazioni, non si tratta di una novità, in quanto anche i dati Abi relativi ai primi 4 mesi del 2015 hanno evidenziato un forte incremento, in particolare sui mutui immobiliari (+55%), che tuttavia non è stato ancora sufficiente a fare ritornare positiva la variazione anno su anno degli stock degli impieghi verso il settore privato, che in maggio segnavano ancora -0,6%.