UTILITY – DEBOLE IL SETTORE, BENE IREN E ACSM-AGAM

Ancora una chiusura negativa per piazza Affari, anche se fino a pochi minuti dal termine delle contrattazioni sembrava che potesse recuperare una piccola parte del crollo registrato nella seduta di lunedì sulla speranza di un accordo tra il governo di Atene e i suoi creditori internazionali. Nella giornata di ieri, il Ftse Mib ha registrato un calo dello 0,5% rispetto alla chiusura precedente. Decisamente peggiore la performance giornaliera dell’indice del settore utility e delle rinnovabili, il Ftse Italia Servizi Pubblici, che ha lasciato sul campo l’1,4 per cento. Per tutte le società a maggiore capitalizzazione è prevalsa la lettera. Tra queste, A2A ha registrato l’andamento borsistico migliore, con una variazione negativa delle quotazioni dello 0,6% rispetto alla chiusura di lunedì. Il gruppo controllato dai comuni di Milano e Brescia potrebbe concludere nei prossimi mesi un accordo di natura industriale con Linea Group Holding, che nel frattempo ha prolungato di un anno il mandato del Cda, proprio per gestire al meglio le negoziazioni. Enel Green Power, invece, è stato il titolo che all’interno del segmento ha registrato la perdita maggiore dei corsi, pari a -1,7 per cento. Il colosso italiano delle rinnovabili è presente in Grecia tramite la propria controllata Enel Green Power Hellas che è attiva con 308 MW di capacità installata su un totale di 9.807 MW, ma ha già azzerato il relativo avviamento a fine 2014. Nel segmento a media capitalizzazione, il titolo con la migliore peformance giornaliera è stato Iren, che ha recuperato una frazione del ribasso di ieri. Tra le Small Cap, i titoli Acsm-Agam hanno concluso le contrattazioni con un rialzo delle quotazioni dell’1,8% rispetto alla chiusura precedente. Anche l’utility di Como e Monza potrebbe essere una seria candidata per una fusione con A2A, anche perché il gruppo di Luca Valerio Camerano, ne controlla già il 21,9% del capitale.

1 luglio