
Iren è vicina a firmare un accordo per incrementare la propria partecipazione dal 40 al 60% in Atena, che attualmente vede il Comune di Vercelli maggiore azionista al 60%. Atena è una multi-utility attiva nella provincia di Vercelli che oltre ad operare nel business dei rifiuti è presente in quello dei servizi idrici, dell’energia elettrica e della distribuzione del gas. A riportarlo un articolo di ieri de “Il Sole 24 Ore”, secondo cui l’accordo potrebbe essere approvato dal Comune di Vercelli entro l’inizio di gennaio.
L’operazione dovrebbe essere attuata in tre fasi:
- integrazione di Atena Patrimonio (85% Comune di Vercelli e 25% Iren) con Atena; la nuova società sarà partecipata al 77% da Vercelli e al 23% da Iren.
- Lancio di un aumento di capitale di 50 milioni diretto a finanziare un nuovo piano industriale.
- Iren potrà acquisire parte della quota del Comune di Vercelli, aumentando la sua partecipazione al 60 per cento.
Il nuovo piano industriale di Atena stima a cinque anni il raddoppio dell’Ebitda dai 13 milioni previsti per fine 2015 a quasi 30 milioni, con investimenti per 150 milioni, di cui 50 finanziati attraverso l’aumento di capitale e 100 con nuovo debito. Le aree in cui gli investimenti saranno focalizzati sono le seguenti: la partecipazione ai nuovi bandi di gara relativi alla concessione per il servizio di distribuzione del gas, la generazione idroelettrica, biogas e il business dei rifiuti. Ricordiamo che la multi-utility piemontese non quotata ha archiviato il 2014 con un Ebitda di 12 milioni, un utile netto di 4,6 milioni e non ha debiti finanziari.
COMMENTO
Nell’ultima conference call la società controllata dai comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia ha dichiarato di essere intenzionata a svolgere un ruolo importante nel processo di aggregazione tra utility, ormai inarrestabile e molto auspicato dal Governo. In particolare, l’attenzione è concentrata sulle piccole società locali non quotate che operano nei territori limitrofi di riferimento. Aumenti di capitale e scambi azionari che diluiranno il controllo degli attuali azionisti pubblici sembrano essere gli strumenti preferiti.