H-Farm, attiva nella ricerca di progetti che semplificano a persone e ad aziende l’utilizzo di strumenti digitali supportandole nella trasformazione dei loro processi, è stata la prima iniziativa al mondo ad adottare un modello che unisse la struttura dei servizi di incubazione e accelerazione per nuovi business ai servizi di digital transformation rivolti ad imprese tradizionali. Si segnala che la tipologia di attività del gruppo (incubator) porta in sé eventuali problematiche legate alla messa in profitto delle società in portafoglio e alla cessione delle stesse. Fondata nel gennaio 2005 e quotata all’AIM dal novembre scorso, nei primi sei mesi del 2015 sono state perfezionate diverse acquisizioni, tra le quali si segnala la società Nuvò. L’acquisizione di Nuvò ha potenziato il piano industriale, focalizzato su tre aree di business complementari: Industry (supportare le aziende fornendo un servizio di Scouting&Advisoring), Investment (finanziamenti ad aziende provenienti da programmi di accelerazione), Education (attività di formazione). Nel 1° semestre del 2015 il fatturato, costituito da prestazioni di servizi, è risultato pari a 11,2 milioni. La redditività operativa riporta un segno negativo: nel dettaglio, sia l’Ebitda che l’Ebit sono risultati negativi rispettivamente per 0,2 e 0,6 milioni. Nello specifico sull’Ebitda pesano circa 2,8 milioni di costi per servizi (consulenze tecniche, convegni, fiere, servizi commerciali, ecc.) e oltre 1 milione di spese relative al personale. Il conto economico si chiude con una perdita netta di 1,7 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, pari a 12,8 milioni, segna un aumento di 1,7 milioni rispetto all’ammontare di fine anno 2014.
Si segnala, infine che, con l’acquisizione dell’International School of Treviso e la nascita di H CAMPUS perfezionate nel luglio 2015, H-Farm ha compiuto un primo passo per lo sviluppo dell’area di business formazione.
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