Nello scorso esercizio i ricavi consolidati del gruppo guidato dal nuovo amministratore delegato Toni Volpe sono stati pari a 270,7 milioni di euro, in progresso del 9% rispetto al 2014 grazie alla crescita del comparto Eolico (+8,3% su base annua). Questo settore di business ha beneficiato dell’ottima ventosità registrata nel Regno Unito nel primo semestre, della piena operatività del parco eolico da 30 MW di West Browncastle e dell’apprezzamento della sterlina nei confronti dell’euro di circa l’11% nel corso del 2015. In forte aumento il contributo della divisione Servizi, dopo il consolidamento dal 1° ottobre 2014 del gruppo Vector Cuatro, attivo nei servizi e nella gestione di impianti per la produzione di energia rinnovabile con una radicata presenza internazionale. Tutto ciò è stato parzialmente compensato sia dall’abolizione inaspettata nel Regno Unito di una componente tariffaria a partire da agosto 2015 sia dalla contrazione prevista dei prezzi medi di cessione dell’energia elettrica dell’impianto di Trezzo sull’Adda sia dai minori indennizzi assicurativi ottenuti sul guasto del termovalorizzatore di Trezzo contabilizzati nell’esercizio 2014.
L’Ebitda del gruppo Falck è stato pari a 152,4 milioni, in crescita del 12,6% su base annua e superiore rispetto all’intervallo della guidance (137-142 milioni di euro) comunicato al mercato durante lo scorso anno.
L’Ebit del 2015 è sceso del 6,2% su base annua a 66,3 milioni a seguito del balzo della voce Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti sulla scia della rivalutazione della sterlina, della maggiore capacità installata, di accantonamenti netti per 8 milioni e di svalutazioni per ben 9,9 milioni (1,9 milioni nel 2014 e 13,2 nel 2013) a seguito dell’impairment test su avviamenti, immobilizzazioni e della retrocessione della partecipazione in Verus Energy Oak Ltd allo sviluppatore.
Al di sotto della gestione caratteristica, gli oneri finanziari netti sono diminuiti del 9,5% rispetto al 2014 per minori interessi passivi relativi ai finanziamenti soci erogati da CII Holdco e per minori costi/oneri finanziari sul prestito sottoscritto lo scorso giugno. Balzo, invece, dei proventi da partecipazioni. Inoltre le imposte si sono più che dimezzate (-59,5%) a seguito dell’abolizione della Robin Hood Tax a inizio 2015, di un beneficio fiscale di 3,5 milioni derivante dall’adeguamento alla variazione delle aliquote di imposta in essere nel Regno Unito e in Italia e anche di minori imposte correnti per 3,4 milioni a seguito di una conciliazione giudiziale.
L’utile netto è così salito a 5,3 milioni dai 3,3 del 2014, superando i 4,14 milioni del consensus nonostante interessi di minoranza in crescita rispetto al 2014 per i maggiori utili realizzati dagli impianti localizzati nel Regno Unito.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 comprensivo del fair value dei derivati si è leggermente ridotto dell’1,3% su base annua a quota 629,9 milioni, nonostante gli investimenti effettuati siano aumentati del 3,8% su base annua a 60 milioni. Di questi, 58,3 milioni sono stati nel settore eolico per la costruzione di cinque impianti nel Regno Unito.
Il consiglio di amministrazione di Falck Renewables proporrà all’Assemblea degli azionisti in programma per il prossimo 28 e 29 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,045 euro per azione (0,062 la cedola 2014 e 0,032 quella del 2013), di cui 0,03698 da utili dell’esercizio 2015 e 0,00802 da distribuzione della riserva utili portati a nuovo, per un importo di circa 13 milioni. Lo stacco della cedola è previsto il 9 maggio con pagamento dall’11 maggio.
Per quanto riguarda l’andamento della gestione nel 2016, il gruppo guidato da Volpe ha evidenziato che nel secondo semestre entreranno in funzione gli impianti eolici di Spaldington e Kingsburn per un totale di 34,3 MW. I risultati economici, tuttavia, risentiranno di prezzi dell’energia elettrica in riduzione in Italia, Spagna e Regno Unito, mentre in Francia il meccanismo del feed in tariff costituirà uno scudo contro tali variazioni.