Nel 2015 il gruppo realizza ricavi pari a 139,2 milioni, in calo dell’1,9% rispetto al dato dell’esercizio precedente. Tale flessione è da imputare principalmente alla frenata del business Energia e Utilities e dell’Area Internazionale, oltre alla contrazione delle attività sui mercati esteri ed al ritardo nell’avvio di un importante commessa nel mercato dei servizi BPO. Dalla lettura dei dati sulla ripartizione dei ricavi per linee di business si rileva che i principali settori operativi del gruppo sono Banca, Finanza e Assicurazioni (18,4% del fatturato complessivo), Sanità e Salute (15,8%), e Energia e Utilities (15,7%), rispettivamente in calo del 7%, del 10% e del 22%. Telco Media, che rappresenta il 13,9% del giro d’affari del gruppo, registra invece ricavi pari a 19,3 milioni, in crescita del 62% rispetto al 2014.
L’Ebitda cresce del 5,9% a 15,3 milioni, beneficiando di una riduzione dei costi proporzionalmente superiore rispetto a quella dei ricavi. Tale dinamica positiva prosegue più contenuta anche a livello di Ebit, che sale dell’ 1,3% a 10 milioni, nonostante gli ammortamenti siano cresciuti del 15,9%.
Il risultato ante imposte registra un progresso del 10% a 7,7 milioni, beneficiando di una flessione del 19,6% degli oneri finanziari netti. L’utile netto segna un aumento del 51,4% a 4,6 milioni. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto riporta un incremento di 7,8 milioni a 38,8 milioni, a causa dell’assorbimento di cassa dall’attività di investimento per 2,8 milioni e da attività finanziarie per 3,4 milioni. Il Cda propone un dividendo di 0,02 euro per azione, in riduzione del 24% rispetto a quello dell’anno precedente.