RICAVI – Nel primo trimestre 2016 il fatturato totale del comparto segna un aumento del 9,8% a 211,2 milioni. Nel dettaglio, a pesare maggiormente su tale aggregato è Fiera Milano, con ricavi pari a 77 milioni in progresso del 5,5% e pari al 36,4% del totale. Tale dinamica prosegue in scia allo scorso anno, caratterizzato da importanti eventi quali Expo 2015. Beni Stabili, che segue Fiera Milano per quota all’interno dell’aggregato, realizza ricavi pari a 49,5 milioni, che esprimono il 23,4% del totale, anche se in flessione del 10,3% soprattutto per minori affitti al netto delle acquisizioni per cessione immobili per 3,3 milioni e per canoni di locazione inferiori per la rinegoziazione dei contratti con Telecom Italia per 1,9 milioni. Buon incremento del fatturato anche per Igd, che segna un progresso del 9,7%, mentre Gabetti riporta un aumento del 18,7%.
EBITDA – A livello di tale aggregato si osserva un forte incremento a 32 milioni, al cui interno, però Beni Stabili e IGD non hanno comunicato il dato trimestrale. Nel dettaglio, Fiera Milano registra un Ebitda che passa da 8,1 milioni a 18,2 milioni, per effetto sia dell’aumento dei ricavi che della riduzione dei costi operativi. Segue Aedes con un valore di aggregato pari a 15,7 milioni, in forte aumento rispetto ai precedenti 1,9 milioni. Importanti miglioramenti anche per Gabetti e Prelios, i cui aggregati passano rispettivamente alla parità ed a -2,1 milioni, dai precedenti deficit di 0,1 milioni e di 5,6 milioni.
EBIT – L’Ebit aggregato è pari a 50,7 milioni, quasi triplicato rispetto al primo trimestre 2015. Circa il 45% del totale è riferito ai 22,6 milioni di Igd, in progresso del 12,8%. A seguire Fiera Milano ed Aedes con 15,9 milioni e 15,6 milioni, anch’essi in forte progresso rispetto ai precedenti 2,6 milioni ed agli 1,9 milioni. Miglioramenti anche per Prelios e Gabetti che riducono il deficit a 2,2 milioni ed a 1,1 milioni.
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto totale ammonta 1.139,1 milioni, in calo rispetto ai precedenti 1.286,8 milioni di fine dicembre 2015. Nel dettaglio la quota più consistente dell’aggregato è determinata da Igd con 984,2 milioni, sostanzialmente invariato rispetto ai precedenti 984,8 milioni. Segue Aedes con 125,1 milioni, in aumento rispetto ai 95,9 milioni di fine esercizio 2015, ma inferiore di 51,8 milioni rispetto all’ammontare fissato dalla guidance aziendale pari a 176,9 milioni. Quest’ultima differenza è dovuta alla maggiore disponibilità di cassa per 2,9 milioni ed al minore indebitamento per lo slittamento dei lavori su attività di sviluppo (72,8 milioni), parzialmente compensati dal maggiore indebitamento (22,5 milioni) per l’anticipazione di investimenti per 84,5 milioni rispetto al Piano (acquisizione di parte del fondo Petrarca e del 100% del fondo Redwood).
COMMENTO
Nel primo trimestre 2016 si rileva un andamento molto positivo per le società del settore. Tale dinamica beneficia di una ripresa, seppur ancora debole, che interessa il real estate italiano, come evidenziato anche nel recente Rapporto immobiliare residenziale 2016, realizzato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi. Tale documento indica infatti che le compravendite immobiliari segnano nel 2015 un progresso del 6,5%, quasi raddoppiato rispetto al +3,5% dell’anno precedente, per un totale di circa 449 mila unità compravendute e che si tratta del secondo anno consecutivo di rialzo, dopo tre anni di perdite consecutive. La prospettiva per il futuro è che questi segnali positivi possano continuare e contribuire ad un ulteriore miglioramento dei bilanci delle società dell’immobiliare italiano.