Chiusura di settimana in rialzo per le borse europee che archiviano la seduta di venerdì in positivo anche grazie alla pubblicazione dei dati sull’occupazione americana, migliori delle stime di consensus.
Piazza Affari chiude la sessione di venerdì con un balzo del 4,1% che permette al Ftse Mib di recuperare parte delle perdite cumulate nelle sedute precedenti, archiviando i cinque giorni con un bilancio complessivo in rosso dell’1,4 per cento.
Passivo più marcato per il settore industriale che archivia la settimana con una performance complessiva negativa del 3,2 per cento, sottoperformando il corrispettivo indice europeo (-2,3% w/w).
Tra i titoli del comparto negativi Buzzi e Cementir, in calo rispettivamente del 3,3 e del 6,4 per cento. Il peggio per il settore del cemento sembra però alle spalle. Dopo un 2015 in contrazione quest’anno dovrebbe registrare una situazione di stabilità. A beneficiarne dovrebbero essere soprattutto quei titoli come Buzzi più esposti al Nord America (Usa e Messico in particolare), mercati che presentano importanti tassi di crescita e con buona solidità patrimoniale.
Discorso diverso per Cementir che sta scommettendo sulla ripresa del mercato italiano. Le stime 2016 sui consumi di cemento in Italia sembrano far pensare che il peggio sia passato ma è veramente difficile capire oggi se nel futuro la scelta di incrementare l’esposizione all’Italia possa rivelarsi vincente.
Tra gli altri titoli, continua a volare Italmobiliare (+14% w/w). Il mercato sembra aver premiato la prudenza nelle scelte di bilancio della famiglia Pesenti, nonostante la potenziale plusvalenza di 230 milioni legata alla cessione di Italcementi. Il gruppo non si è sbilanciato prima di incassare, ma potrebbe decidere di farlo in futuro.
Settimana positiva anche per Datalogic (+0,8% w/w), Intek (+2,1% w/w) e Saes Getters (+1,2% w/w).
Deboli, invece, Interpump (-2,1% w/w), che venerdì ha annunciato una nuova acquisizione, e Ima (-4,9% w/w).