Oil&gas – La forza dei nuovi pozzi attivi già scontata?

I dati baker hughes sul numero di impianti di perforazione attivi è anche questa settimana in forte rialzo. Il Nord America infatti evidenzia 22 nuovi impianti. Nonostante il dato positivo evidenzi un incremento continuo da circa due mesi, l’andamento del titolo Tenaris, maggiormente esposto al trend in atto, comincia però a dare segnali di debolezza. Possibile si tratti solo di prese di profitto, ma il mercato potrebbe aver cominciato anche a scontare un nuovo ciclo di rallentamento del comparto oil legato al possibile incremento delle scorte.

La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero di impianti di perforazione attivi. Questi sono in forte rialzo nel Nord America (+22), Canada incluso. Il numero delle nuove trivellazioni negli Usa è aumentato di 15 a 462 unità, in buona parte legato alla tipologia di pozzi on shore (+18) e oil (+14). Il dato sul mese di maggio ammonta a +9 pozzi. Decresce quello settimanale nel Golfo del Messico (-3). Il dato è positivo per società come Tenaris che in Usa registrano il 40% del fatturato.

Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg

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Nonostante il buon risultato delle ultime settimane dei dati sulle trivellazioni, Tenaris ha dato segnali di indebolimento del forte trend rialzista in atto da fine gennaio, in concomitanza al rimbalzo del petrolio. Potrebbe trattarsi di prese di beneficio visto che il titolo nel periodo ha guadagnato oltre il 40 per cento.

Potrebbe però anche trattarsi di preoccupazioni che si stanno riaffacciando tra gli operatori, circa l’andamento del prezzo del petrolio. Le perforazioni che dominano in Nord America infatti sono quelle unconventional (shale oil in Usa) che sono caratterizzate dalla necessità di trivellazione continua (a differenza di quelle convenzionali) e che sono attualmente giustificate da prezzi almeno intorno ai 50 dollari. Le attuali preoccupazioni per un nuovo probabile incremento delle scorte di petrolio infatti sta spingendo al ribasso il prezzo del petrolio e potrebbe portare anche ad un prossimo stop delle trivellazioni e quindi minor richiesta di tubi in acciaio, core business di Tenaris. Considerazioni che forse il mercato sta già valutando.

Fonte: Bloomberg; in binaco dati baker hughes Nord America; in giallo prezzo Wti; in verde prezzo Tenaris
Fonte: Bloomberg; in bianco dati baker hughes Nord America; in giallo prezzo Wti; in verde prezzo Tenaris.