Sulla scia della seduta di lunedì, anche ieri l’indice principale del listino milanese è riuscito a concludere le contrattazioni in leggero rialzo (+0,3%) rispetto alla chiusura precedente, mentre il Ftse Italia Servizi pubblici ha registrato una flessione dello 0,4 per cento. Sicuramente non aiuta il settore utility e delle rinnovabili l’andamento dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso nei primi giorni di agosto, con il Pun che è ritornato a perdere terreno anche su base congiunturale, scivolando sotto la soglia dei 40 EUR/MWh.
A pesare sul Ftse Italia Servizi Pubblici, la performance leggermente negativa delle Big Cap, con in testa A2A (-1,4%) e Snam (-0,5%).
Tra le Mid Cap, prosegue invece la corsa di Ascopiave, con le quotazioni che hanno aggiornato il nuovo massimo storico, portandolo a 2,924. A trainare i corsi della multi-utility veneta sono sia i risultati del secondo trimestre, in forte crescita e superiori alle stime degli analisti, sia le attese per la partecipazione al processo di consolidamento nel settore delle ex-municipalizzate nell’Italia del Nord.
Tra le Small Cap, denaro su Alerion Clean Power (+4,5%) mentre Falck Renewables, che aveva iniziato la giornata di oggi in forte rialzo, arrivando a guadagnare circa il 3,8% rispetto alla chiusura di ieri, ha concluso le contrattazioni in flessione dello 0,7 per cento.