A 10 minuti dall’apertura delle contrattazioni, i futures sui principali indici del Vecchio Continente scambiano in ribasso di circa mezzo punto, tranne il derivato sul Ftse 100 di Londra che mostra un calo più contenuto (0,25%), preannunciando un’apertura sottotono.
Nella serata di ieri gli indici statunitensi Wall Street hanno chiuso poco mossi, con variazioni entro un decimo di punto. Dai verbali della Fed è emerso che il tanto atteso rialzo dei tassi dovrebbe avvenire relativamente presto, anche se i membri rimangono divisi sulle tempistiche.
In mattinata i mercati asiatici evidenziano una debolezza diffusa, scontando i deludenti dati macro cinesi e la debolezza del petrolio.
L’oro nero è nuovamente scivolato nel pomeriggio di ieri dopo la pubblicazione dei dati sulla produzione da parte dei paesi Opec, cresciuta da agosto a settembre di circa 220 mila barili al giorno, fino a quota 33,4 milioni. Wti e Brent scambiano rispettivamente a 49,8 e 51,5 dollari al barile.
Sul fronte macroeconomico, in Germania è stata confermata la crescita dello 0,1% su base mensile e dello 0,7% su base annuale dell’inflazione a settembre. Si attende alle 11.00 l’indice dei prezzi al consumo (CPI) armonizzato definitivo in Italia per lo stesso mese. Negli Stati Uniti verranno invece pubblicati nel pomeriggio diversi dati, tra cui le vendite al dettaglio a settembre, l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) dello stesso mese e la stima preliminare sull’indice di fiducia dei consumatori per ottobre.
Il mercato delle valute vede lo yuan indebolirsi ulteriormente sul dollaro dopo i deludenti dati macro cinesi, registrando un nuovo minimo oltre 6,73 rispetto al dollaro. Il dato spinge, inoltre, il cross USD/JPY in ribasso a 103,8 dai 104,2 della sera precedente, mentre la sterlina ripiomba sotto quota 1,217 rispetto al biglietto verde ed a 0,9 nei confronti della moneta unica. EUR/USD ancora debole a 1,102.
Per quanto riguarda il mercato italiano, occhi puntati sui seguenti titoli:
UNICREDIT/ERG: Unicredit permuta la partecipazione del 4% in Erg Renew con una quota in Erg.
UNICREDIT: avviato un accelerated book building sul 20% di Fineco concluso a 4,55 euro per azione per un importo complessivo di circa 552 milioni.
MEDIOBANCA: presenterà il nuovo piano strategico triennale il prossimo 17 novembre. Lo ha reso noto un portavoce della banca. Il precedente piano si è concluso nello scorso giugno.
MEDIASET: chiesto il sequestro conservativo del 3,5% delle azioni proprie di Vivendi, nell’ambito del contenzioso su Premium. Il 3,5% è la quota che doveva essere scambiata reciprocamente fra le due aziende, nell’ambito della cessione del 100% di Premium a Vivendi.
EDISON/ALERION: Il CdA di Edison ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sul 100% del capitale di Alerion Clean Power a un prezzo di 2,46 euro per azione per un controvalore massimo di 107 milioni.