Mercati – Europa negativa, petrolio sotto pressione

Prosegue al ribasso la seduta delle borse europee, che a metà giornata continuano a mostrare un’intonazione negativa.

Intorno alle 12:00 il Dax di Francoforte cede l’1%, il Ftse 100 di Londra lo 0,9% e il Cac 40 di Parigi lo 0,8 per cento. Perdite più contenute per il Ftse Mib di Milano e per l’Ibex 35 di Madrid in calo rispettivamente dello 0,3 e dello 0,1 per cento.

Sul fronte macro in Germania l’indice calcolato dal Gfk sul clima di fiducia tra i consumatori tedeschi è calato a 9,7 punti, rispetto ai 10 previsti dal consensus e del mese precedente. Il lieve calo è legato ai timori che la debolezza dell’economia mondiale possa avere effetti anche sulla crescita in Germania.

In Francia invece è stato pubblicato l’indice della fiducia dei consumatori, risultato in linea alle attese a 98 punti.

In Italia sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio di agosto, in calo dello 0,1% a fronte del +0,2% stimato. Intanto si attende la risposta ufficiale del governo Renzi alla richiesta di spiegazioni da parte di Bruxelles in merito alla legge di bilancio 2017.

Sul fronte delle valute, l’euro si stacca dai minimi di nove mesi sul dollaro e si riporta sopra quota 1,09 (EUR/USD a 1,0922). Biglietto verde che perde qualche centesimo anche nei confronti dello yen (USD/JPY a 104,1) e della sterlina (GBP/USD a 1,2207).

Tra le commodities, il prezzo del petrolio scende sui minimi di tre settimane  con Brent e Wti rispettivamente a quota 50,1 e 49,3 dollari al barile. Gli operatori attendono i dati settimanali sulle scorte Usa, mentre sullo sfondo rimangono i dubbi sull’effettiva applicazione dell’accordo preliminare di Algeri su un taglio della produzione.

Sull’obbligazionario salgono i rendimenti dei decennali governativi, con quello del bund allo 0,06% e quello del Btp all’1,42%, separati da uno spread in area 136 punti base.

Tornando a Piazza Affari, sotto pressione i petroliferi, in scia alla debolezza del greggio, e i bancari. Si segnalano inoltre i seguenti titoli:

MPS (-2,5%): le azioni dell’istituto senese recupera parte delle perdite della mattinata, quando il titolo non era riuscito ad aprire per eccesso di ribasso. I mercati si interrogano se c’è abbastanza interesse degli investitori per raccogliere i 5 miliardi necessari affinché il piano abbia successo. Alcune indiscrezioni, inoltre, hanno riportato che il fondo di investimento con base a Londra, Attestor Capital, che in estate ha investito circa 1 miliardo nei bond subordinati di Mps, ha deciso che a novembre li convertirà in azioni.

SAIPEM (-6,4%): il titolo è sotto pressione nonostante i risultati trimestrali siano stati migliori delle stime. Le attese del mercato erano però concentrate soprattutto sulla guidance 2017, la cui revisione al ribasso ha fatto scattare le vendite.

YNAP (-5%): il prezzo delle azioni del gruppo si portano sui minimi di agosto, patendo la rottura al ribasso di un supporto statico posto a 27 euro.

MEDIASET (-0,8%): dowgrade da parte di Hsbc da buy a hold con una riduzione del target price a 2,7 euro.

FCA (+2,7%): ben impostato il titolo in seguito alla diffusione ieri di una trimestrale sopra le attese per quanto riguarda l’Ebit e l’utile. Il gruppo ha inoltre rivisto al rialzo i target 2016 su questi due aggregati, lasciando invariati quelli sul debito e sui ricavi.

POSTE ITALIANE (-0,2%): secondo fonti stampa il finanziamento per l’acquisizione di Pioneer sarà sostituito da un bond da 2 miliardi se l’acquisizione dell’asset si Unicredit avverrà con successo.

A2A (+0,2%): ieri il comune di Brescia ha approvato la delibera che prevede di ridurre la quota sindacata con il Comune di Milano al 42% complessivo del capitale di A2A dall’attuale 50% più due azioni, in vista di una probabile cessione.

Fuori dal paniere principale:

SOGEFI (+6,5%): il titolo continua a correre in scia ai buoni risultati trimestrali pubblicati lunedì.

BANCA IFIS (-2,3%): l’istituto ha definito i dettagli di una trattativa per la cessione di un portafoglio di Non Performing Loans unsecured nel settore del credito al consumo domestico, composto da posizioni per un valore totale di oltre 861 milioni.

IL SOLE 24 ORE (+11,7%): il mercato continua a scommettere sul piano di rilancio del quotidiano finanziario che dovrebbe essere presentato all’assemblea dei soci fissata per il prossimo 14 novembre.