Tremano i mercati mondiali dopo l’ufficializzazione della vittoria di Trump. L’Europa si prepara ad assorbire il colpo mentre i mercati asiatici ne hanno già manifestato gli effetti con Tokio che ha chiuso con una perdita di oltre il 5%.
Ricordiamo comunque che ieri il Ftse Mib ha accelerato sul finale e ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,5% a 16.817 punti, in attesa dell’esito delle elezioni presidenziali statunitensi.
Nella giornata di ieri i servizi finanziari hanno chiuso a (+1,3%), sovra-performando il corrispondente comparto europeo rimasto invariato.
È doveroso comunque ricordare che la giornata di ieri è stata caratterizzata dalla comunicazione dei risultati trimestrali di alcune società del comparto, fra le quali Banca Generali (+3,5%). Performance sostenuta dagli ottimi risultati in quanto ha ottenuto il secondo miglior risultato di sempre con un utile trimestrale attestatosi a 51,3 milioni.
Ancora più forte la crescita di Azimut, che ha cumulato un più 7,3% nella giornata nella quale ha ottenuto il via libera dalle autorità di vigilanza per la trasformazione da sim a sgr; passaggio grazie al quale sarà possibile realizzare il pagamento della restante parte della cedola straordinaria finora in sospeso e pari a un euro.
Positiva anche l’evoluzione di Banca Mediolanum (+2%). I cui dati trimestrali riportano un utile netto a 134,7 milioni con una crescita del 60% rispetto al terzo trimestre del 2015.
È doveroso infine segnalare l’andamento in controtendenza di Cerved, che ieri ha cumulato una perdita dell’1,8% a causa dei timori su un possibile aumento di capitale. E questo forse anche per gli effetti connessi all’acquisto della piattaforma Juliet degli npl di Mps su cui è giunta conferma.