Utility – In ripresa il settore, bene Snam +1,9%

Ieri il Ftse Mib ha chiuso la seduta invariato, in rialzo invece il paniere del settore utility e delle rinnovabili con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha archiviato la seduta  in positivo dell’1,1% rispetto alla chiusura di lunedì.

Nel segmento delle Big Cap, chiusura in rialzo ieri per Enel (+1,2%), ricordiamo che ieri Enel Open Fiber (EOF), società del gruppo elettrico che si occupa della banda ultralarga in Italia, ha siglato una convenzione con il Comune di Bari per la posa di fibra ottica sull’intero territorio comunale, con un investimento pari a circa 40 milioni. È sempre di ieri la notizia che la  joint venture tra Enel Green Power e il Fondo Italiano per le infrastrutture F2i ha acquistato l’intero portafoglio impianti, da 60 MW, di Etrion per un valore complessivo di 78 milioni.

Ha chiuso in positivo anche Snam (+1,9%) dopo aver presentato i conti della terza frazione dell’anno. Nel periodo luglio-settembre di quest’anno la società ha registrato ricavi consolidati in calo del 5,4% su base annua, a causa della minore remunerazione delle attività regolate di trasporto e distribuzione del gas in vigore da inizio 2016. La discesa dei ricavi è stata però compensata dalla riduzione dei costi operativi (-12,2% a/a) e ciò ha consentito al gruppo Snam di limitare la flessione dell’Ebitda al -3% rispetto al terzo trimestre 2015. In contrazione anche l’Ebit del 6,7% su base annua a 429 milioni, e l’utile netto pari a 257 milioni, in calo del 6,9% su base annua. Si riduce l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 attestandosi a 14,02 miliardi, 158 milioni in meno rispetto ai 14,18 miliardi di fine giugno.

Nell’ambito delle Mid Cap ieri ha chiuso in negativo Ascopiave (-4,5%) che nei conti dei primi 9 mesi del 2016 ha riportato Ebitda ed Ebit aumentati rispettivamente, su base annua, del 18% a 61,4 milioni e del 27,2% a 44,9 milioni, performance riconducibile soprattutto alle maggiori vendite di gas ed energia elettrica. In crescita anche l’utile netto, che sale del 25,1% a 32,6 milioni. Al 30 settembre 2016 l’indebitamento finanziario netto diminuisce a 63 milioni, segnando un calo di 51 milioni rispetto all’ammontare di fine anno 2015.

Tra le Small Cap chiusura lievemente positiva per Falck Renewables (+0,5%) dopo aver registrato nel periodo gennaio-settembre 2016 una riduzione dei ricavi e del margine operativo lordo rispettivamente del 10% a 180 milioni e dell’12,8% a 96 milioni. Alla base di questa flessione la forte contrazione dei prezzi medi di cessione dell’energia elettrica in Italia, Regno Unito e Spagna, accompagnata dalla svalutazione della sterlina. A risentirne è anche l’Ebit che da quasi 51 milioni, passa a circa 45 milioni. Il risultato ante imposte ha contenuto il calo attestandosi a 17 milioni dai quasi 19 milioni del periodo di confronto. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 (senza il fair value dei derivati) si esprime in 519 milioni, circa 47 milioni in meno rispetto all’ammontare a fine dicembre 2015.

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