Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper, in una intervista rilasciata alla stampa ha fatto il punto sulla situazione della banca in vista dell’assemblea di sabato 26 novembre per la trasformazione in Spa.
L’ad conferma la volontà di creare un gruppo di controllo di azionisti che detenga il 20-25% del capitale. Ad oggi la banca può contare su un nucleo stabile con il 15% della quota azionaria di cui fanno parte: le famiglie storiche con l’associazione Bper Valori e Valore (7%), le fondazioni e soggetti legati al mondo finanziario come Unipol, che al momento detiene una quota vicina al 3 per cento.
Per quanto riguarda il capitolo fondazioni, l’ad ha precisato che, nonostante molte delle fondazioni dell’area emiliana stiano valutando il prossimo aumento di capitale Unicredit, si augura che nel futuro troveranno in Bper un buon istituto su cui investire sia per la sua solidità, sia per la sua importanza nella regione. Tra le fondazioni più importanti troviamo: la Cassa di Risparmio di Modena, la Fondazione Manodori di Reggio Emilia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
Sul capitolo fusioni Vandelli ha ribadito che la sua banca non ha fretta di finalizzare un’operazione di questo tipo e che si muoverà in tal senso solo se ci saranno i giusti presupposti. Archiviata la possibilità di fusione con Bpm, resta vivo l’interesse verso gli istituti valtellinesi, Creval e Popolare di Sondrio, sui quali più volte l’ad di Bper ha espresso il suo gradimento per una possibile integrazione futura.
Vandelli ha confermato che Bper monitorerà gli sviluppi di Veneto banca, istituto che in passato era stato accostato alla banca emiliana, in particolare: se si concretizzerà la fusione con la Popolare di Vicenza, come procederà la pulizia delle sofferenze e le eventuali necessità di aumento di capitale.
All’interno di questi possibili scenari bisogna considerare anche il ruolo di Unipol. Infatti il gruppo di assicurazione emiliano ha più volte espresso la volontà di cedere Unipol banca in cambio di quote azionarie dell’istituto incorporante. Unipol ha sempre guardato con interesse a Bper che tuttavia aveva sempre respinto l’interesse, ma le cose potrebbero cambiare nel caso prendesse corpo la fusione con Creval. Infatti Unipol ha un accordo particolare per la vendita delle proprie polizze con l’istituto valtellinese ed ha sempre espresso la propria disponibilità a diventare azionista stabile della banca emiliana.
Il titolo di Bper, intorno alle 11, sta cedendo l‘1,7% a Piazza Affari. Andamento in negativo anche per Creval (-3,1%) e per Popolare di Sondrio (-2,5%).