La multinazionale milanese ha siglato un accordo per la cessione dei vini Lapostolle in Cile per un controvalore di 30 milioni, importo che include una posizione finanziaria netta di 23,3 milioni.
Nel dettaglio, oggetto della vendita sono i vini cileni, il pisco a marchio “Lapostolle” e altre marche, nonché i relativi vigneti, gli impianti per la vinificazione e la produzione, il magazzino, l’attivo immobiliare e le attività alberghiere in Cile “Lapostolle Residence”.
Il closing dell’operazione è previsto entro due mesi e attraverso tale cessione il gruppo Campari conferma il suo impegno a uscire completamente dal business dei vini fermi. Suddetta operazione segue infatti le dismissioni di Sella & Mosca e di Teruzzi & Puthod, perfezionate di recente per 62 milioni. Si ricorda che l’impegno per la dismissione del portafoglio dei vini fermi italiani era iniziato nel 2015 con la vendita della cantina vinicola italiana Enrico Serafino.