Venerdì si è chiusa l’ultima ottava del 2016, con il Ftse Mib che ha registrato un frazionale rialzo dello 0,6 per cento. Nell’anno appena concluso l’indice delle big di piazza Affari è risultato il peggiore del Vecchio Continente, chiudendo a 19.234 punti perdendo il 10,2 per cento. Andamento penalizzato soprattutto dal comparto bancario, alle prese con le ben note difficoltà del sistema creditizio italiano, crollato di ben 38,2 punti percentuali. Dando uno sguardo alle principali piazze europee si segnala che da inizio anno il listino londinese ha chiuso sui massimi storici a 7.143 punti realizzando un progresso del 14,4%, nonostante le preoccupazioni causate dal referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Un evento che non ha ancora prodotto gli impatti negativi temuti, poiché le trattative con l’Unione sulle modalità e le tempistiche dell’uscita sono ancora in corso. L’indice tedesco, invece, ha chiuso sui massimi del 2016 a 11.481 punti, guadagnando il 6,9 per cento. Sui massimi del 2016 anche il Cac 40 di Parigi a 4.862 punti +4,9%), mentre l’Ibex 35 di Madrid ha registrato un calo del 2% a 9.352 punti.
Ottava con segno positivo per l’Aim Italia, che ha segnato un rialzo dello 0,5% a 7.729 punti, sottoperformando sia il London Ftse Aim 100 (+2,9%) sia il London Ftse Aim All Share (+2,4%). Nelle ultime 5 sedute il volume dei titoli scambiati si è attestato a 1.964.163 pezzi trattati, al di sopra dei volumi fino ai 3 mesi precedenti. Nel 2016 l’indice Alternative Investments Market (AIM), sul quale sono negoziate le azioni delle small business, ha riportato una contrazione del 15,8 per cento.
Nelle ultime 5 sedute del Safe Bag a segnato un rialzo del 4,2%, scambiando 17.100 titoli. Si ricorda che la scorsa settimana la società, attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, ha comunicato di aver rinnovato per ulteriori 4 anni la propria offerta presso l’aeroporto di Lione, dove è già presente dal 2009. Lo scalo di Lione è uno dei più importanti del sud della Francia, con circa 9 milioni di passeggeri nel 2015 e la Francia rappresenta per il gruppo il secondo mercato, con il 30% del fatturato consolidato nel 2015.
Settimana positiva anche per Abitare In, che ha segnato un progresso del 9,4% con 129 titoli trattati. Giovedì scorso la società ha comunicato i risultati dell’esercizio chiusosi a fine settembre 2016, che ha evidenziato ricavi per circa 48mila euro, in contrazione del 59% rispetto al fine 2015. L’Ebitda ha superato i 42mila euro in progresso del 59,6%, mentre il risultato netto è stato negativo per circa 97 mila euro, invertendo il segno rispetto ad un utile netto di 15 mila euro di fine 2015. Suddette dinamiche scontano l’avanzamento di diversi progetti pluriennali della durata di 3-4 anni, i cui risultati potranno essere contabilizzati nel conto economico solo alla conclusione degli stessi. Il portafoglio ordini per l’acquisto di unità immobiliari ammonta a circa 45,5 milioni, di cui 38,5 milioni per preliminari d’acquisto e 7 milioni per proposte d’acquisto. Si segnala inoltre che gli anticipi incassati da clienti per l’acquisto di unità immobiliari sono pari a circa 5,5 milioni. Il gruppo prevede di concludere la vendita delle unità immobiliari del progetto Abitare in Poste nei primi mesi del 2017 e di proseguire nel progetto Abitare In Maggiolina e nella selezione di nuove iniziative immobiliari.
Si segnala, infine, che giovedì 29 dicembre sono iniziate le negoziazioni delle azioni ordinarie e dei Warrant Gpi sull’Aim Italia. Il Cda della società trentina, attiva nel campo dell’informatica socio-sanitaria e dei servizi hi-tech per la salute, ha confermato Fausto Manzana nel ruolo di amministratore delegato. la compagine azionaria di Gpi vede Fm srl come l’azionista di riferimento con il 62,35% del capitale sociale (il 74,81% dei diritti di voto), Orizzonte Sgr con il 4,8% del capitale e il 5,83% dei diritti di voto, mentre ai soci promotori fa capo l’1,73% del capitale e il flottante risulta è al 31,12 per cento.
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