L’ultima settimana 2016 si è chiusa con il Ftse Mib in progresso dello 0,6% mentre il comparto bancario perde il 2,2% spinto verso il basso dalle solite incertezze sul sistema aggravatesi dalle novità sul Monte Paschi.
L’istituto senese è stato sospeso dalle contrattazioni il 23 dicembre e la scorsa settimana è arrivata l’inaspettata richiesta della Bce sull’aumento da 5 a 8,8 miliardi della ricapitalizzazione, che dovrà così slittare a marzo. Un tema sul quale il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha espresso disappunto lamentando la totale mancanza di informazioni.
Tematiche sulle quali Bankitalia ha emesso una nota venerdì 30 dicembre spiegando come la Bce sia arrivata a chiedere un aumento di capitale da 8,8 miliardi e che l’impegno per lo Stato comporterà una prima iniezione di liquidità da 4,6 miliardi a cui si sommerà un ulteriore esborso di circa 2 miliardi per risarcire gli obbligazioni subordinati retail.
Novità di rilievo pure sull’altro fronte aperto e cioè il passaggio di tre delle quattro good bank (Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti) a Ubi, che però ha cumulato una perdita sui cinque giorni del 6,4 per cento. Più in particolare le parti dovrebbero avere trovato soluzione a tutte le richieste del gruppo lombardo ed il contratto dovrebbe formalizzarsi dopo le festività, mentre il Fondo Atlante avrebbe il via libera per l’acquisto dei 2/3 dei crediti deteriorati delle citate Good Bank.
In una settimana caratterizzata da volumi decisamente contenuti, sono state le vendite a dominare le performance di Bpm (-9,3%) e Bp (-8,8%) che oggi celebreranno la fusione anche in Borsa dove da ora in poi sarà trattato un solo titolo e cioè Banco Bpm, il terzo gruppo italiano con assets complessivi superiori ai 170 miliardi ed una capitalizzazione di circa 4 miliardi.
Il primato della settimana spetta comunque a Banco Desio con un guadagno cumulato del 7,4% anche grazie alla notizia della conclusione degli accordi di partnership con il Gruppo Assicurativo Helvetia nel comparto assicurativo danni. La nuova intesa prevede, tra l’altro, l’estensione di altri 10 anni della collaborazione commerciale nella distribuzione dei prodotti assicurativi danni senza vincolo di esclusiva.
L’intesa siglata prevede anche l’acquisto da parte di Helvetia del rimanente 47% di Chiara Assicurazioni da Banco Desio e dalle altre banche partner.