A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici del Vecchio Continente riportano variazioni limitate a pochi centesimi, preannunciando un avvio sostanzialmente incolore per le borse europee nella prima seduta del 2017.
I listini continentali non dovrebbero dunque seguire l’andamento dei mercati statunitensi, che nell’ultima seduta del 30 dicembre hanno archiviato la giornata di contrattazioni con ribassi tra lo 0,5 e 0,3%; il Nasdaq ha pero quasi l’1%, dopo l’annuncio da parte di Apple di essere costretta a tagliare la produzione del 10% nel primo trimestre del 2017 a causa della debole domanda mondiale. La notizia ha impattato pesantemente sui fornitori del colosso di Cupertino e sulle società di semiconduttori.
Le Piazze di Seul e Bombay, gli unici indici asiatici aperti, hanno chiuso in mattinata la prima seduta del nuovo anno con un andamento contrastato: la prima scambia invariata, mentre la seconda perde mezzo punto percentuale.
Gli appuntamenti di rilievo nell’agenda macroeconomica di oggi si focalizzano sulle variazioni mensili nel mese di dicembre del Pmi manifatturiero in Italia (alle 9.45), in Francia (alle 9.50), in Germania (alle 9.55) e nella Zona Euro (alle 10.00).
Sul fronte delle materie prime il petrolio riparte poco mosso, con Brent e Wti rispettivamente a 56,7 e a 53,9 dollari al barile. In flessione l’oro a 1.152 dollari l’oncia, con il cambio EUR/USD che si mantiene stabile a 1,052.
Nella prima seduta del 2017 di Piazza Affari i riflettori rimangono puntati sul comparto bancario. Da oggi infatti partiranno le contrattazioni di BANCO BPM, la nuova realtà nata a seguito della fusione avvenuta nella giornata di ieri tra BANCO POPOLARE e BPM. Il nuovo istituto ha un capitale sociale di 7,1 miliardi diviso in circa 1,515 miliardi di azioni ordinarie e prive di valore nominale. Per effetto della Fusione, la Nuova Bpm sarà controllata per oltre il 99,9% da Banco Bpm e sarà soggetta alla direzione e coordinamento di quest’ultima.
MPS: Bankitalia ha conferma in una nota di venerdì che l’intervento dello Stato nella ricapitalizzazione precauzionale nella banca senese comporterà una prima iniezione di liquidità da 4,6 miliardi a cui si sommerà un ulteriore esborso di circa 2 miliardi per risarcire gli obbligazioni subordinati retail.
Tra gli altri titoli del listino principale si segnala:
BREMBO: da oggi di nuovo nel Ftse Mib in seguito alla fusione tra il Banco Popolare e Bpm. Le azioni del gruppo hanno chiuso il 2016 sui massimi storici a 58 euro con un guadagno a/a di circa il 30 per cento. Una performance sostenuta dai solidi fondamentali e dagli ottimi risultati economici.
ATLANTIA: è stata perfezionata la cessione ad Atlantia del 100% di Telepass (96,15% detenuto da Autostrade per l’Italia e restante 3,85% da Autostrade Tech) e del 61,2% di Stalexport Autostrady a seguito dell’acquisizione della quota detenuta da Autostrade per l’Italia. L’operazione rientra nell’ambito del piano di riorganizzazione societaria, annunciato il 19 ottobre in occasione della presentazione delle strategie di sviluppo di Atlantia.
A2A/ENEL: le due utilities hanno perfezionato venerdì scorso la vendita di Marcinelle Energie al fornitore di energia elettrica francese Direct Energie, per un corrispettivo totale di circa 36,5 milioni, interamente versati.