Il Ftse Mib ha archiviato l’ultima settimana dell’anno con un rialzo complessivo dello 0,6%, tra gli scambi ridotti e i pochi spunti operativi che caratterizzano il periodo a cavallo tra le festività di Natale e Capodanno. Il principale listino italiano ha chiuso così il 2016 con una performance negativa del 10,2%, con il buon progresso degli ultimi mesi che non è riuscito a compensare le perdite della prima parte dell’anno.
Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale, invece, ha terminato la scorsa ottava in rialzo del 2,2%, sovraperformando il corrispettivo indice europeo di 1,1 punti percentuali (+1,1% w/w). Nel complesso nel 2016 l’indice ha guadagnato il 7,7%, rispetto al +19,4% dell’Euro Stoxx Oil&Gas, in scia all’andamento dei prezzi del petrolio. Le quotazioni del greggio hanno infatti chiuso l’anno con il maggior guadagno dal 2009, in seguito all’ottimismo generato dall’accordo sul taglio dell’output da parte dei paesi produttori, che entrerà in vigore a partire da gennaio. Il Brent ha segnato un progresso maggiore al 50% da inizio anno e il Wti del 45% circa.
Tra i titoli del comparto, best performer della settimana Saipem con un +5,5%, anche se la perfomance annuale è stata negativa per il 43,3 per cento. Miglior titolo del settore nel 2016, e tra i migliori del Ftse Mib, Tenaris che ha messo a segno un +55,1% (+1,7% w/w). Si ferma al +12,1% il guadagno annuale di Eni (+2% w/w), che in settimana ha fermato la produzione dell’impianto Goliat i Norvegia a causa di un guasto, oltre ad aver siglato due nuovi accordi di concessione nell’offshore di North El Hammad e North Ras El Esh, situati nelle acque egiziane del Mediterraneo, che la società si era aggiudicata nell’ambito del Bid Round Internazionale competitivo Egas 2015.