Osservando la classifica dei maggiori rialzi del 2016, si evidenzia come ben quattro società del settore tecnologia si trovano nelle prime cinque posizioni. Il settore a Piazza Affari che ha messo a segno la migliore performance è proprio quello tecnologico, che nell’anno appena trascorso ha guadagnando il 45,3%, con un peso tuttavia contenuto sull’indice principale.
TAS è stata incornata regina di Piazza Affari grazie alla performance da guinness registrata negli ultimi dodici mesi. Il titolo della società specializzata in soluzioni software per la monetica, i sistemi di pagamento e i mercati finanziari, attiva in Europa e in America Latina attraverso le sue controllate, ha infatti guadagnato il 252,8%, passando da 0,40 a 1,50 euro. L’azienda guidata dall’Ad Valentino Bravi e dal Presidente Dario Pardi, ha beneficiato soprattutto del riassetto societario concluso lo scorso agosto, che ha permesso il ritorno ad una posizione finanziaria netta positiva necessaria per intraprendere un percorso di crescita.
Al terzo posto del podio troviamo invece Digital Bros, global company attiva nel settore dell’intrattenimento digitale che opera nel mercato dello sviluppo, dell’edizione, della distribuzione e della commercializzazione di videogiochi sui mercati internazionali. Sotto il profilo tecnico il titolo ha compiuto un balzo ragguardevole (+79,9%), passando da poco più di 7 euro a 13,37 in dodici mesi.
Manca il podio per un soffio Retelit. Il titolo dell’azienda milanese attiva nell’offerta di servizi avanzati di banda larga, infrastrutture e data center, che propone un modello di virtual data center iperconvergente ha messo a segno nel 2016 un guadagno del 76,6%, passando da un valore di 0,6 euro agli 1,07. Il mercato sembra credere nelle potenzialità dell’azienda entrata a settembre nel segmento Star, che ha annunciato di connettere con la fibra ottica venti aree industriali del Centro-Nord nell’arco di pochi mesi.
Per trovare la prima blue chip in classifica, occorre scendere al quinto posto dove si posiziona StMicroelectronics che, nel corso degli ultimi dodici mesi, ha guadagnato il 72,4 per cento. Il titolo, rompendo il muro dei 10 euro, è tornato su livelli massimi che non toccava dal 2007. Il colosso italo-francese dei microchip ha beneficiato non solo del fermento che ha avvolto il settore dei semiconduttori caratterizzato in particolare da importanti operazioni di M&A, ma anche del recupero del mercato nella seconda parte del’anno che ha permesso a Stm di superare i target economico-finanziari fissati dal management.