Mercati – Atteso un avvio col segno più per l’Europa

A 10 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sulle principali piazze europee mostrano un’intonazione positiva, preannunciando un avvio in rialzo di quasi mezzo punto percentuale per tutte le borse del Vecchio Continente.

La maggior parte delle borse asiatiche hanno terminato la seduta di questa mattina con rialzi diffusi tra il +0,8% e +1,2%, tranne Tokyo che è rimasta chiusa per festività. I listini continentali dovrebbero dunque seguire questo andamento positivo. Si ricorda che ieri Wall Street non ha aperto.

Tra gli appuntamenti di rilievo nell’agenda macroeconomica di oggi troviamo il tasso di disoccupazione e l’inflazione a dicembre in Germania e l’indice dei prezzi al consumo a dicembre in Francia. Nel pomeriggio per gli Stati Uniti sono attesi la spesa in costruzioni a novembre e l’indice ISM manifatturiero di dicembre.

Dal lato commodities, il petrolio accenna un rialzo, con Brent e Wti rispettivamente a 57,1 e a 54 dollari al barile. Sul fronte cambi, poco mosso il cambio EUR/USD che si mantiene stabile a 1,047.

Sull’obbligazionario lo spread Bund-Btp si attesta in area 152,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,724 per cento.

Tornando a Piazza Affari pochi sono gli spunti prima dell’apertura della seconda seduta dell’anno per i titoli del listino principale:

FCA: le immatricolazioni di auto in Italia hanno segnato a dicembre un aumento a doppia cifra (+13,06%) con Fiat Chrysler (Fca) che fa leggermente meglio del mercato. Il gruppo Fca registra un aumento del 14,1% a 36.894, con una quota di mercato al 29,65 per cento.

UBI: fonti di mercato riferiscono che la vendita delle tre good bank a Ubi Banca, attesa per la fine dell’anno appena trascorso, slitta ancora e potrebbe concludersi non prima della prossima settimana.

ATLANTIA: il Comune di Roma ha ufficializzato l’uscita da Aeroporti di Roma (AdR), controllata da Atlantia al 96 per cento. E’ stata infatti lanciata un’asta pubblica per la vendita dell’intera quota detenuta dal Campidoglio pari all’1,329% (826.800 azioni). La base d’asta è stata fissata a 48,1 milioni.