Wall Street inizia il nuovo anno di contrattazioni all’insegna degli acquisti. I tre indici principali a pochi minuti dall’avvio viaggiano nell’intorno del punto percentuale: Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq scambiano in rialzo dello 0,8%, mentre il Russel 2000 supera il +1 per cento.
Una partenza con il turbo anche avvantaggiata dalla crescita dei prezzi del petrolio. Dopo lo stop delle feste le quotazioni sono riparte oggi con uno sprint di oltre il due per cento. Il brent quota a 58,0 dollari (+2,1%) e il Wti a 54,9 dollari (+2,2%), raggiungendo i massimi da 18 mesi (luglio 2015). Il forte rialzo è dovuto alla notizia della riduzione della produzione del Kuwait per ben 130.000 barili al giorno a 2,75 milioni b/d. Anche l’Oman sta tagliando la produzione di 45.000 barili al giorno.
L’agenda macro di oggi prevede la rilevazione finale del PMI manifatturiero di dicembre stilato da Markit, l’indice ISM manifatturiero di dicembre e la spesa in costruzioni a novembre.
Intanto il dollaro continua a recuperato terreno nei confronti dello yen e dell’euro, con i cambi EUR/USD e USD/JPY rispettivamente a 1,039 e 118,1. Sull’obbligazionario, nonostante il rendimento del T-bond permanga sotto la soglia del 2,5%, il decennale ha recuperato 4,2 punti base attestandosi al 2,48 per cento.
Per quanto riguarda l’azionario, tra i titoli in evidenza si segnalano:
ALPHABET (+1,4%): La multinazionale italiana e Google collaboreranno per integrare il sistema Uconnect di prossima generazione con la piattaforma open-source sviluppata da Android.
GENERAL MOTORS (+1%): ieri il presidente Donald Trump ha minacciato di imporre una “big border tax” sul gigante automobilistico se non sposta nuovamente la propria produzione negli Stati Uniti.
TWITTER (-0,1%): durante il weekend il direttore generale del distaccamento in Cina, Kathy Chen, ha annunciato le dimissioni.
INTEL (+1,3%): ha chiesto il permesso all’antitrust tedesco per acquistare una quota in Here, impresa in comproprietà delle aziende automobilistiche tedesche Audi, BMW e Daimler specializzata in mappe digitali.
XEROX (+14,5%): il titolo vola dopo l’upgrade di due broker.