Avvio in leggero rialzo per i listini europei, che dopo mezz’ora di scambi mostrano variazioni intorno alla parità. Il Ftse Mib di Milano segna un lieve rialzo dello 0,3 per cento.
L’Ibex 35 di Madrid guadagna lo 0,3%, il Cac 40 di Parigi lo 0,2% e il Dax di Francoforte lo 0,2% e il Ftse 100 di Londra è appena sotto la parità.
Tra gli appuntamenti di rilievo nell’agenda macroeconomica di oggi, Markit Economics renderà noto le variazioni mensili nel mese di dicembre del Pmi composito in Italia (alle 9.45), in Francia (alle 9.50), in Germania (alle 9.55) e nella Zona Euro (alle 10.00). L’Istat pubblicherà la stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo a dicembre in Italia (alle 11.00). Sarà reso noto anche l’indice dei prezzi al consumo per l’Eurozona a dicembre (alle 11:00).
Sul fronte delle materie prime il petrolio ancora poco mosso, con Brent e Wti rispettivamente a 56 e a 52,8 dollari al barile, dopo che ieri avevano raggiunto un massimo intraday rispettivamente di 58,24 e 55,2 dollari al barile, sulla scia della notizia dell’accordo siglato tra paesi OPEC e non-OPEC per ridurre la produzione (in particolare tra Kuwait e Oman), per poi ripiegare nel finale. Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene stabile a 1,04, mentre il biglietto il cambio dollaro/yen si attesta a 117,7.
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedesco è sostanzialmente stabile questa mattina a 158 punti base. Il rendimento del decennale italiano è all’1,84 per cento.
Tornando a Piazza Affari pochi sono gli spunti prima dell’apertura della terza seduta dell’anno per i titoli del listino principale:
INTESA SANPAOLO: ha annunciato l’intenzione di emettere uno strumento di capitale Additional Tier1 di cui in seguito saranno forniti i dettagli al mercato.
BANCO BPM (+3%): Moody’s ha confermato l’upgrade dopo la nascita del nuovo gruppo.
UNICREDIT (+1,4%): l’aumento di capitale da 13 miliardi potrebbe partire lunedì 13 febbraio, con alcuni azionisti che avrebbero manifestato già l’intenzione di partecipare secondo alcune fonti di stampa.
FCA (+1,7%): il dato sulle immatricolazioni del gruppo è stato superiore a quello di mercato a 36.894 (+14,1%), trainato soprattutto dai marchi Jeep (+22%) e Alfa Romeo (+41%). La market share della multinazionale italiana si porta dunque a circa il 30% per cento.
BPER (+2%): la banca ha comunicato che nessun azionista ha esercitato il diritto di recesso a seguito della trasformazione in spa avvenuta a novembre scorso.
Fuori dal listino principale, da segnalare FINCANTIERI (+2,2%) dopo che la corte distrettuale centrale di Seul ha riconosciuto il gruppo come il candidato favorito per l’acquisizione del 66,7% di Stx France. Lo avrebbe confermato un portavoce della Corte Sud-Coreana.
In evidenza anche MONDADORI (+1,5%) a seguito dei rumors di una possibile integrazione tra Mondadori e Mediaset per contrastare e diluire l’avanzata di Vivendi.