Le borse europee conducono la seduta di oggi vicine alla parità. I principali listini del Vecchio Continente intorno alle 16:00 mostrano variazioni contrastate. Il Ftse Mib di Milano è il miglior indice con un -0,01%, quasi invariati l’Ibex 35 di Madrid (-0,06%) e il Cac 40 di Parigi (-0,09%), leggermente indietro il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).
Nell’ambito macro, secondo le stime preliminari rilasciate oggi dall’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo su base annua mostra un rialzo a 0,5% dallo 0,1% segnato a novembre. L’inflazione italiana è dunque risalita a dicembre, dopo un 2016 caratterizzato da una variazione negativa del dato medio annuo dei prezzi al consumo, scenario che non si verificava dal 1959.
Sul fronte delle valute, la moneta unica tenta la rimonta sul dollaro con il cambio EUR/USD a 1,045. Stabile il cambio dell’euro rispetto alla sterlina (EUR/GBP a 0,85), mentre il cambio EUR/JPY si attesta a 122,5.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco si mantiene in area 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si attesta all’1,85 per cento.
Nell’ambito delle materie prime, il petrolio è leggermente in risalita con Brent e Wti rispettivamente a 55,6 e 52,4 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli del paniere principale si segnala:
INTESA SANPAOLO (+1,7%): ha annunciato l’intenzione di emettere uno strumento di capitale Additional Tier1 di cui in seguito saranno forniti i dettagli al mercato.
BANCO BPM (+0,8%): dopo la nascita della nuova realtà, Moody’s ha assegnato i rating di lungo e breve termine sui depositi rispettivamente pari a “Ba1” e “Not Prime”, il rating a lungo termine sul debito senior a “Ba2” e il rating Baseline Credit Assessment a “b1”. L’outlook sul rating di lungo termine dei depositi è stabile, mentre quello sul debito senior è negativo.
UNICREDIT (-0,5%): secondo fonti di stampa l’aumento di capitale da 13 miliardi potrebbe partire lunedì 13 febbraio, con alcuni azionisti che avrebbero manifestato già l’intenzione di partecipare.
STM (-1,9%): il titolo del produttore italo-francese dei chip continua a cedere terreno. Le vendite si sono verificate in seguito al taglio del rating da parte di Morgan Stanley, che ha abbassato la raccomandazione a Underweight dal precedente Equalweight.
FERRAGAMO (+5,2%): il titolo potrebbe beneficiare della promozione da hold a buy da parte degli analisti di Hsbc, che hanno altresì portato il target price da 23 a 29 euro.
ITALGAS (+2%): una volta verificate le condizioni di mercato, Italgas effettuerà un’emissione obbligazionaria “senior unsecured” in euro, a tasso fisso e in una o più tranche. Non è ancora stato reso noto l’importo.
ENEL (-0,3%): Enel Green Power North America (EGPNA) ha avviato i primi 200 MW dei 400 MW di Cimarron Bend, il più grande progetto eolico del portafoglio impianti della società; il parco si trova a Clark County, Kansas (Stati Uniti).
LEONARDO (+0,3%): l’accordo per la commessa da 400 milioni di dollari tra Atr, 50% Leonardo-Finmeccanica e 50% Airbus, e la Iran Air, la compagnia di bandiera iraniana, sarebbe stato sancito. Secondo indiscrezioni stampa infatti mancherebbe ormai solo la firma del contratto per la commessa che prevede la vendita di 20 Atr 72-600 alla compagnia iraniana.
MEDIASET (+0,8%): secondo fonti di stampa starebbe studiando la presentazione del nuovo piano industriale, prevista a metà gennaio a Londra divisa in due parti: la prima appunto tra dieci giorni circa, che riporterà una previsione dei numeri a medio termine ed una seconda, focalizzata sulle strategie industriali più a lungo termine.
Fuori dal listino principale svetta FINCANTIERI, che guadagna il 2,5% in scia alla notizia che che la corte di Seul ha selezionato il gruppo cantieristico italiano come miglior offerente per rilevare il 66,7% di Stx France.