Mercati – Milano migliore d’Europa recupera in chiusura (+0,3%)

Dopo una seduta debole le principali Borse europee chiudono sulla parità. Recupero nel finale di Milano con Ubi (+4,55%) miglior titolo del FtseMib. L’indice principale italiano segna infatti un +0,3% a 19.573,48 punti, seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,2%), dal Cac 40 di Parigi e dal Dax di Francoforte (entrambi piatti) e infine dall’Ibex 35 di Madrid a -0,3 per cento.

Sul fronte macro oggi l’Istat ha rilasciato le stime preliminari dell’indice nazionale dei prezzi al consumo su base annua che hanno segnato un rialzo dello 0,5% dal 0,1% di novembre. L’inflazione italiana ha quindi subito un incremento nel mese di dicembre, dopo un 2016 caratterizzato dalla deflazione, che non si registrava dal 1959.

Nell’ambito delle valute l’euro è in leggera risalita sul dollaro (dopo aver toccato ieri il minimo degli ultimi 14 anni) con il cambio EUR/USD a 1,048. Ancora stabile il cambio euro sterlina (EUR/GBP a 0,85), mentre il cambio EUR/JPY si attesta a 123.

Lo spread tra Btp e Bund tedesco si muove ancora intorno ai 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano pari all’1,869 per cento.

Tra le materie prime, il petrolio è in lieve risalita con Brent e Wti che si attestano rispettivamente a 55,8 e 52,6 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari, tra i titoli del paniere principale si segnala:

UBI BANCA (+4,5%): miglior titolo del Ftse Mib

INTESA SANPAOLO (+1,4%): fonti di stampa riportano che la dismissione della quota del 50% detenuta da Intesa Sanpaolo in Allfunds Bank (annunciata lo scorso novembre), piattaforma di distribuzione di fondi destinata a investitori istituzionali, dovrebbe essere finalizzata entro fine gennaio ad un prezzo di circa 2 miliardi.

BANCO BPM (+1,5%): dopo la nascita della nuova realtà, Moody’s ha assegnato i rating di lungo e breve termine sui depositi rispettivamente pari a “Ba1” e “Not Prime”, il rating a lungo termine sul debito senior a “Ba2” e il rating Baseline Credit Assessment a “b1”. L’outlook sul rating di lungo termine dei depositi è stabile, mentre quello sul debito senior è negativo.

UNICREDIT (-0,2%): secondo fonti di stampa l’aumento di capitale da 13 miliardi potrebbe partire lunedì 13 febbraio, con alcuni azionisti che avrebbero manifestato già l’intenzione di partecipare.

ENEL (+0,1%): il colosso elettrico ha firmato con la Banca di sviluppo brasiliana (BNDES) un accordo di finanziamento ventennale per un importo complessivo di circa 373 milioni di real (circa 115 milioni di dollari). Il prestito di BNDES servirà a coprire parte degli investimenti necessari per la costruzione della centrale idroelettrica Apiacás da 102 MW, situata nella regione centro-occidentale del Brasile e inaugurata poco più di un mese fa.

STM (-1,1%): il titolo del produttore italo-francese dei chip continua a cedere terreno. Le vendite si sono verificate in seguito al taglio del rating da parte di Morgan Stanley, che ha abbassato la raccomandazione a Underweight dal precedente Equalweight.

FERRAGAMO (+4,1%): il titolo potrebbe beneficiare della promozione da hold a buy da parte degli analisti di Hsbc, che hanno altresì portato il target price da 23 a 29 euro.

ITALGAS (+1,6%): una volta verificate le condizioni di mercato, Italgas effettuerà un’emissione obbligazionaria “senior unsecured” in euro, a tasso fisso e in una o più tranche. Non è ancora stato reso noto l’importo.

LEONARDO (+0,9%): l’accordo per la commessa da 400 milioni di dollari tra Atr, 50% Leonardo-Finmeccanica e 50% Airbus, e la Iran Air, la compagnia di bandiera iraniana, sarebbe stato sancito. Secondo indiscrezioni stampa infatti mancherebbe ormai solo la firma del contratto per la commessa che prevede la vendita di 20 Atr 72-600 alla compagnia iraniana.

MEDIASET (+1,2%): secondo fonti di stampa starebbe studiando la presentazione del nuovo piano industriale, prevista a metà gennaio a Londra divisa in due parti: la prima appunto tra dieci giorni circa, che riporterà una previsione dei numeri a medio termine ed una seconda, focalizzata sulle strategie industriali più a lungo termine.

Fuori dal listino principale svetta FINCANTIERI, che guadagna il 3,2% in scia alla notizia che che la corte di Seul ha selezionato il gruppo cantieristico italiano come miglior offerente per rilevare il 66,7% di Stx France.