A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sulle principali piazze europee mostrano un’intonazione lievemente positiva, preannunciando un avvio appena sopra la parità per tutte le borse del Vecchio Continente.
La maggior parte delle borse asiatiche hanno terminato le negoziazioni di questa mattina in rialzo a partire da Tokyo, che ha chiuso con un +2,5%, seguita da Shangai con un +0,6%, mentre il resto dei listini hanno terminato le contrattazioni a ridosso della parità. Wall Street ha archiviato la prima seduta dell’anno con guadagni compresi tra lo 0,6% e lo 0,8% per i quattro indici principali.
Tra gli appuntamenti di rilievo nell’agenda macroeconomica di oggi spiccano la stima preliminare dei prezzi al consumo a dicembre in Italia e in Eurozona, l’indice PMI composito in Eurozona, Germania, Italia e Francia. Nel pomeriggio per gli Stati Uniti sono attese le stime ADP per i nuovi occupati di dicembre e i dati sulla vendita di autoveicoli di dicembre.
Dal lato commodities, il petrolio resta sostanzialmente stabile, con Brent e Wti rispettivamente a 55,6 e a 52,4 dollari al barile. Sul fronte valutario, poco mosso il cambio EUR/USD che si mantiene fermo a 1,042.
Sull’obbligazionario lo spread Bund-Btp si attesta in area 158,3 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,845 per cento.
Tornando a Piazza Affari pochi sono gli spunti prima dell’apertura della terza seduta dell’anno per i titoli del listino principale:
INTESA SANPAOLO: ha annunciato l’intenzione di emettere uno strumento di capitale Additional Tier1 di cui in seguito saranno forniti i dettagli al mercato.
BANCO BPM: Moody’s ha confermato l’upgrade dopo la nascita del nuovo gruppo.
FCA: il dato sulle immatricolazioni del gruppo è stato superiore a quello di mercato a 36.894 (+14,1%), trainato soprattutto dai marchi Jeep (+22%) e Alfa Romeo (+41%). La market share della multinazionale italiana si porta dunque a circa il 30% per cento.
BPER (+3,8%): la banca ha comunicato che nessun azionista ha esercitato il diritto di recesso a seguito della trasformazione in spa avvenuta a novembre scorso.
Fuori dal listino principale, da segnalare FINCANTIERI dopo che la corte distrettuale centrale di Seul ha riconosciuto il gruppo come il candidato favorito per l’acquisizione del 66,7% di Stx France. Lo avrebbe confermato un portavoce della Corte Sud-Coreana.
In rilievo anche MONDADORI a seguito dei rumors di una possibile integrazione tra Mondadori e Mediaset per contrastare e diluire l’avanzata di Vivendi.