A metà seduta il titolo del produttore italo-francese dei chip è il peggiore del Ftse Mib e continua a cedere oltre il 3 per cento. Le vendite si sono abbattute dopo il taglio del rating da parte di Morgan Stanley, che ha abbassato la raccomandazione a Underweight dal precedente Equalweight. Il target price è stato invece rivisto al rialzo a 7 euro dal precedente 5,25 euro. Gli scambi sul titolo sono intensi con 4,3 milioni di pezzi scambiati.
Nel report della casa d’affari americana si legge che il gruppo potrebbe soffrire nella prima parte del 2017 perché i multipli attuali del titolo indicano uno scenario di sopravvalutazione, con il price to book ratio superiore a 1,5x, ben oltre la media storica del titolo.
Morgan Stanley infatti ritiene una valutazione corretta di Stm pari a 10 volte il rapporto EV/Ebit, ovvero 7 euro per azione, con un ribasso potenziale delle attuali quotazioni del 35 per cento.
Secondo gli analisti il colosso dei microchip dovrebbe continuare a sovraperformare il settore dei semiconduttori, anche perché potrebbe trarre beneficio dal fattore cambi, essendo potenzialmente più esposto al dollari a livello di fatturato ed all’euro in termini di costi.
Si ricorda che il titolo ha registrato un balzo del 75% nel 2016, la miglior performance del Ftse Mib, grazie soprattutto ai miglioramenti strutturali dell’azienda e al recupero del mercato nella seconda parte del 2016 che ha permesso un incremento delle vendite.