La ricapitalizzazione da 13 miliardi di Unicredit potrebbe partire il prossimo 13 febbraio, successivamente all’assemblea straordinaria del 12 gennaio che ne definirà tempi e modi. È quanto viene riportato da alcune indiscrezioni di stampa.
Jean Pierre Mustier, l’ad dell’istituto milanese, auspica che partecipino alla ricapitalizzazione anche gli azionisti storici tra i quali alcuni investitori istituzionali. Tra questi rientra Aabar, il veicolo del fondo sovrano di Abu Dhabi, attuale azionista con circa il 6,5% del capitale. Secondo le stesse fonti, quest’ultimo potrebbe aderire alla ricapitalizzazione per un ammontare stimato in 650 milioni.
Da segnalare che Capital Research, entrato nell’azionariato dopo la nomina di Mustier, con il 6,7% del capitale rappresenta il primo azionista dell’istituto di piazza Gae Aulenti. Tra gli altri investitori istituzionali quote importanti sono detenute da BlackRock, Dodge e Cox, Franklin, Vanguard e Norges Bank.
Anche le fondazioni Cariverona e Torino, riportano le fonti, sembrerebbero intenzionate a partecipare pro-quota, mentre le fondazioni emiliane, facenti capo alla holding Carimonte, potrebbero non sottoscrivere interamente l’ammontare necessario, stimato in 250 milioni, per mantenere la propria quota vicino al 2 per cento.
Tra i soci privati Leonardo Del Vecchio avrebbe manifestato l’intenzione di partecipare integralmente per la quota di competenza. Anche i soci tedeschi potrebbero partecipare all’operazione.

























