Intesa Sanpaolo ha lanciato un bond Additional Tier 1 per 1,25 miliardi destinato a investitori professionali e ad intermediari finanziari internazionali. E’ un’obbligazione perpetua la cui caratteristica e quella di dare la possibilità di ridurre temporaneamente il valore nominale qualora il Cet1 dovesse scendere sotto una determinata soglia minima. L’istituto corrisponderà una cedola a tasso fisso annuo pari al 7,75%, pagabile semestralmente in via posticipata a gennaio e luglio di ogni anno.
Intesa Sanpaolo ha collocato ieri sui mercati internazionali, attraverso un private placement, un bond ‘Additional Tier1’ per un ammontare di 1,25 miliardi di euro. Da segnalare che la domanda (proveniente per il 90% da investitori istituzionali internazionali) è stata superiore a 5 miliardi, quindi quattro volte l’importo offerto.
Il titolo a cui è stato attribuito il rating “Baa1” di Moody’s, “BBB- da Standard and Poors, “BBB+” da Fitch e “A (low) da Dbrs, ha una cedola annuale del 7,75%, pagabile semestralmente in via posticipata l’11 gennaio e l’11 luglio di ogni anno, a discrezione del’istituto così come previsto dai requisiti regolamentari. Il rendimento composto annuo a scadenza è pari al 7,9%, equivalente al tasso mid swap in euro a 5 anni rilevato al momento dell’emissione, maggiorato di uno spread pari a 719,2 punti base.
I titoli emessi sono perpetui e possono essere richiamati dall’emittente dopo 10 anni (11 gennaio 2027) e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. Dopo i primi 10 anni, se non viene effettuato il rimborso anticipato, la cedola sarà ridefinita ogni 5 anni sulla base del tasso mid swap di pari scadenza vigente al momento, maggiorato dello spread originario.
Questo strumento permette a Intesa Sanpaolo di ridurne temporaneamente il valore nominale del bond qualora il Cet1 dovesse scendere sotto la soglia minima, fissata al 5,125%, allo scopo di ripristinare il livello appropriato dell’indicatore.
L’emissione di AT1 è stata effettuata dalla banca per ottimizzare la struttura del capitale. C’è inoltre da osservare che nel piano d’impresa 2014-2017 era prevista l’emissione di strumenti AT1 per 4 miliardi (del suddetto importo 1 miliardo era stato emesso in dollari a settembre 2015 e 1,25 miliardi in euro nel gennaio 2016).
Il titolo prosegue la sua salita e intorno alle 11:00 segna un guadagno dell’1,3% a 2,57 euro dopo il +1,4% realizzato ieri.