A 10 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sulle principali piazze europee mostrano un’intonazione lievemente negativa, preannunciando un avvio appena sotto la parità per tutte le borse del Vecchio Continente.
Tra le piazze asiatiche Tokyo ha terminato la seduta con un lieve ribasso dello 0,3% mentre Shangai ha guadagnato un modesto 0,3%. La performance migliore è stata realizzata dalla borsa di Hong Kong, che ha superato l’1,5%, seguita da quella indiana (+0,8%). Wall Street ha archiviato la seduta di ieri con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,3% e lo Standard and Poors lo 0,5% mentre i rialzi più consistenti sono stati registrati dal Nasdaq (+0,9%) e dal Russell 2000 (+1,6%). I mercati quindi non si sono lasciati spaventare dalle incertezze espresse dalla Fed nei suoi verbali sui tempi e modi della politica economica espansiva che il neo-presidente Trump vorrebbe adottare per spingere la crescita americana e che costringerebbe la banca centrale ad alzare più velocemente i tassi di interesse, dopo il rialzo allo 0,5% effettuato lo scorso dicembre.
Tra gli appuntamenti di rilievo nell’agenda macroeconomica di oggi spiccano il Pmi composito per il Giappone e la Cina, i dati Pmi al dettaglio per Germania, Francia e Eurozona e il Pmi composito in Uk. Nel pomeriggio per gli Stati Uniti sono attese le stime ADP per i nuovi occupati di dicembre, saranno rilasciati i dati sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione e sarà reso il Pmi composito nonché l’Ism composito non manifatturiero.
Dal lato commodities, il petrolio resta poco mosso, con Brent e Wti rispettivamente a 56,4 e a 53,3 dollari al barile dopo il recupero messo a segno ieri. Sul fronte valutario, in leggera risalita il cambio EUR/USD che si attesta a 1,054.
Sull’obbligazionario lo spread Bund-Btp è in leggera risalita in area 160,4 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,866 per cento.
Tornando a Piazza Affari sono da segnalare i seguenti titoli del listino principale:
INTESA SANPAOLO: ha raccolto 1,25 miliardi sui mercati tramite l’emissione di un strumento di capitale Additional Tier 1.
UBI: continua la corsa a Piazza Affari, ieri è stata la migliore del Ftse Mib.
ITALGAS: una volta verificate le condizioni di mercato, Italgas effettuerà un’emissione obbligazionaria “senior unsecured” in euro, a tasso fisso e in una o più tranche. Non è ancora stato reso noto l’importo.
STM: taglio del rating da parte di Morgan Stanley, che ha abbassato la raccomandazione a Underweight dal precedente Equalweight.
FERRAGAMO: il titolo potrebbe beneficiare della promozione da hold a buy da parte degli analisti di Hsbc, che hanno altresì portato il target price da 23 a 29 euro.
LEONARDO: l’accordo per la commessa da 400 milioni di dollari tra Atr, 50% Leonardo-Finmeccanica e 50% Airbus, e la Iran Air, la compagnia di bandiera iraniana, sarebbe stato sancito. Secondo indiscrezioni di stampa infatti mancherebbe ormai solo la firma del contratto per la commessa che prevede la vendita di 20 Atr 72-600.
MEDIASET: secondo fonti di stampa starebbe programmando la presentazione del nuovo piano industriale per metà gennaio a Londra. Tra dieci giorni verrà riportata la previsione dei numeri a medio termine e successivamente il focus sarà sulle strategie industriali più a lungo termine.
Fuori dal listino principale si segnala FINCANTIERI, in scia alla notizia che la corte di Seul ha selezionato il gruppo cantieristico italiano come miglior offerente per rilevare il 66,7% di Stx France.