Ancora piatte le principali Borse europee a metà pomeriggio. Intorno alle 16:00 in rialzo il Ftse Mib di Milano a +0,3% e l’Ibex 35 di Madrid a +0,2 per cento. Sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra (-0,07%) così come il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte.
Oggi l’Eurostat ha pubblicato i dati dell’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) del mese di novembre in crescita dello 0,3%, che rallenta rispetto allo 0,8% del mese di ottobre. Sono stati rilasciati da Markit Economics gli indici PMI vendite al dettaglio di dicembre per Germania (52 punti ), Francia (50,4 punti), e Zona Euro (50,4 punti). I dati sono risultati tutti in crescita dal mese precedente. In controtendenza l’Italia che segna un calo a 47,9 punti dai precedenti 48,8.
Tra le materie prime dopo una mattinata piatta sale il petrolio, con Brent e Wti rispettivamente a 56,9 e a 53,7 dollari al barile. Gli operatori sono comunque in attesa dei dati Eia sulle scorte Usa che usciranno oggi alle 17.00.
Poco mosse le valute con l’EUR/USD a 1,054 e l’EUR/GBP a 0,856.
Sul mercato obbligazionario sale ancora lo spread tra Btp e Bund tedesco a 169,4 punti base. Il rendimento del decennale italiano è cresciuto ancora arrivando all’1,97 per cento.
Tornando a Piazza Affari segnaliamo i seguenti titoli del listino principale:
BANCO BPM (+4,5%): ancora in forte rialzo il titolo del nuovo gruppo. Ad influenzarne l’andamento anche la conferma di ieri da parte di Moody’s dell’upgrade del rating standalone di Bpm e Banco Popolare ante fusione.
UNICREDIT (+1,2%): Fondazione Cariverona, azionista di Unicredit con il 2,7%, sta ancora valutando la modalità di adesione alla ricapitalizzazione da 13 miliardi annunciata dall’istituto milanese lo scorso dicembre.
INTESA SANPAOLO (+0,6%): ha collocato ieri sui mercati internazionali, attraverso un private placement, un bond ‘Additional Tier1’ per un ammontare di 1,25 miliardi di euro. Da segnalare che la domanda (proveniente per il 90% da investitori istituzionali internazionali) è stata superiore a 5 miliardi, corrispondenti a quattro volte l’importo offerto.
ENI (+0,06%): il numero uno di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato il Presidente della Repubblica d’Egitto Abdel Fattah el-Sisi al Cairo. Durante l’incontro sono stati trattati diversi temi, anche se il focus è stato naturalmente sull’attività svolta da Eni in Egitto.
FCA (+1,6%): il titolo della multinazionale italiana dell’automotive sta beneficiando della promozione di Mediobanca ad outperform, da neutral. Migliorato anche il target price a 12 euro.
STM (-0,2%): taglio del rating da parte di Morgan Stanley, che ha abbassato la raccomandazione a Underweight dal precedente Equalweight.
Fuori dal listino principale continuano a volare le azioni FINCANTIERI (+3%), in scia alla notizia che la corte di Seul ha selezionato il gruppo cantieristico italiano come miglior offerente per rilevare il 66,7% di Stx France.
HERA (-0,6%): Hera Luce, società del gruppo Hera e secondo gestore italiano del settore, si è aggiudicata per 9 milioni il primo dei tre lotti del Progetto Paride, un progetto pilota nel campo dell’illuminazione pubblica a livello europeo gestito dalla Provincia di Teramo e finanziato con fondi europei.
CREDEM (+0,3%): Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore ha dichiarato che l’istituto è intenzionato a crescere per linee interne, senza però escludere totalmente l’eventualità di aggregarsi con altri istituti, a condizione che apporti valore e non presenti dei rischi.