Il titolo Poste Italiane risulta tra i più penalizzati a Piazza Affari, registrando intorno alle 14:55 un ribasso dell’1,6% a 6,29 euro.
Dinamica sulla quale potrebbe aver avuto un impatto la notizia pubblicata oggi sul sito online di Repubblica nella quale si descrive la peripezia di un risparmiatore che ha sottoscritto nell’era dell’ad Sarmi, fra il 2002 e il 2005, quote di quattro fondi immobiliari.
Nel dettaglio Poste Italiane, insieme ad altri operatori, ha collocato tramite i loro 13.000 uffici quote di fondi il cui valore ha subito una progressiva decurtazione del proprio valore a seguito della crisi che nel frattempo si è abbattuta sul mercato immobiliare.
E così, a titolo di esempio, il fondo Invest Real Security gestita da Investire sgr, una società del gruppo Banca Finnat, che in questi anni ha incassato le laute commissioni connesse alla gestione, è stato collocato a 2.500 euro ogni quota, e la stessa oggi vale poco più di 390 euro per quota.
Questo è il valore a cui verrà effettuato il primo rimborso in sede di liquidazione del fondo e poco più potranno attendersi i possessori delle quote in quanto “il rimborso complessivo sarà determinato solo con la liquidazione del fondo” che comunque avrà ad oggetto importi residuali molto contenuti.
E gli effetti di tutto ciò potrebbero non essere indifferenti per le Poste Italiane considerando che nel periodo dell’era Sarmi hanno piazzato 340 mila quote per un ammontare complessivo di 850 milioni.