Mercati – Proseguono la seduta incolore, a Milano bene Prysmian e giù Saipem

Intorno alle 16:00 i principali listini europei scambiano ancora poco distanti dalla parità, ad eccezione dell’Ibex 35 di Madrid in calo dello 0,7 per cento. In una giornata priva di indicazioni rilevanti dal fronte macroeconomico il Ftse 100 di Londra è l’unico indice in frazionale rialzo a +0,4%, il Ftse Mib di Milano e il Cac 40 di Parigi sono in lieve ribasso a -0,1% mentre il Dax di Francoforte è sostanzialmente invariato.

Nel frattempo, a Wall Street, dopo mezzora di scambi il Nasdaq e lo S&P 500 galleggiano intorno alla parità mentre il Dow Jones si allontana anora di più dai 20 mila punti. Proprio negli Stati Uniti, inoltre, cresce l’attesa per l’avvio della stagione di trimestrali e per il discorso del neo presidente Donald Trump, in calendario domani.

Sul Forex il dollaro perde terreno nei confronti dell’euro e dello yen, con l’EUR/USD a quota 1,06 e l’USD/JPY a 115,5. Parziale recupero della sterlina sul biglietto verde (GBP/USD a 1,217), dopo la debolezza che ha contraddistinto la valuta britannica a partire dal weekend sui timori di una ‘hard Brexit’.

Tra le materie prime, stabile il greggio con Brent e Wti rispettivamente a 54,9 e 51,9 dollari al barile, mentre l’oro approfitta della flessione del dollaro per tornare a quota 1.189 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Bund-Btp riparte in area 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,9 per cento.

A piazza Affari gli acquisti premiano in particolare PRYSMIAN (+2,5%), BUZZI (+1,6%), ed EXOR (+1,9%), oltre ai titoli del lusso.

Positiva pure ENI (+0,5%), su cui gli analisti di Kepler hanno alzato il target price a 18 euro da 15,50 euro. Il colosso italiano, inoltre, ha dato mandato ad un pool di banche per il collocamento di un’emissione obbligazionaria con durata di 10 anni (scadenza gennaio 2027) a tasso fisso nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note.

In fondo al listino scivola SAIPEM (-4%), uscita dalla conviction buy list di Goldman Sachs. Male anche le banche, con UNICREDIT (-1,6%), BANCO BPM (-1,6%), e UBI (-1,9%), che giovedì potrebbe convocare il board per formalizzare l’offerta per l’acquisto delle Good Bank, tra le più vendute.

Per quanto riguarda l’istituto di piazza Gae Aulenti, giovedì 12 gennaio si riunirà l’assemblea straordinaria per approvare l’operazione di ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro, che prevede anche un raggruppamento delle azioni nell’ordine di dieci a una sia per i titoli ordinari sia per quelli di risparmio.

In controtendenza MEDIOBANCA (+0,1%) che ha lanciato un bond senior a tre anni, scadenza 15 febbraio 2020, da 750 milioni a fronte di ordini per circa 1,85 miliardi.

In calo di mezzo punto percentuale POSTE ITALIANE, il cui Cda si riunirà lunedì prossimo per trovare una soluzione alla questione di Invest Real Security.