Utility – Settore debole, in evidenza TerniEnergia (+2,5%)

Apertura di settimana in calo per i principali indici europei con Milano maglia nera. A Piazza Affari Il Ftse Mib, protagonista nella scorsa ottava con un rialzo del 2,4%, ha lasciato sul terreno l’1,7% a 19.360 punti appesantito in particolare dalle vendite dei titoli finanziari. Sulla piazza di Parigi, il Cac 40 ha ceduto lo 0,5%, a Francoforte il Dax  segna -0,3%, così come  l’Ibex 35 di Madrid ha terminato la seduta a -0,2 per cento. Unica eccezione per il Ftse 100 di Londra che ha riportato un rialzo dello 0,4%, agevolato dalla debolezza della sterlina.

Più contenuto il calo del settore delle utility e rinnovabili, che ha chiuso a -0,5%, sottoperformando  il corrispondente indice di comparto europeo che ha registrato un -0,2 per cento.

Segna la miglior performance del settore la small cap TerniEnergia che, con un guadagno del 2,5% a 0,86 euro, recupera il terreno perso nelle precedenti 5 sedute.

Tra le Big Cap unica in territorio positivo l’utility regolata Terna (+0,3% a 4,32 euro), mentre ritraccia Italgas (-1,8% a 3,75 euro), dopo il downgrade giunto dagli analisti di Exane BNP Paribas ad “Underperform” dal precedente “Neutral”, con target price rivisto al ribasso a 3,5 da 4,3 euro. Continua invece a perdere terreno Enel che cede un frazionale 0,2% a 4,15 euro. La società guidata da Francesco Starace, attraverso la controllata Enel International Finance, ieri ha lanciato sul mercato europeo il suo primo green bond settennale per complessivi 1,25 milioni, destinato a investitori istituzionali, per finanziare progetti nell’ambito delle energie pulite e rinnovabili.