Commercio – A novembre consumi in lieve progresso

I consumi sul territorio domestico a novembre aumentano dello 0,1%, un dato che migliora rispetto alla flessione registrata ad ottobre (-0,1%) e che media soprattutto la crescita dell’1% della componente Beni e servizi per la mobilità ed il lieve calo registrato da Abbigliamento e calzature per la mobilità per lo 0,2 per cento. Confermata la stabilizzazione della domanda da parte delle famiglie che comunque mantengono un atteggiamento prudenziale.

Dalla lettura dei dati relativi ai consumi di novembre diffusi da Confcommercio, emerge che l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segna una crescita dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 0,3% su base annua.

A dicembre la fiducia delle famiglie è tornata a salire dopo quattro mesi in calo, pur rimanendo inferiore rispetto a inizio 2016 ed evidenziando di fatto un atteggiamento di prudenza nella propensione al consumo.

Dal lato degli operatori economici nel loro complesso si rileva un peggioramento della fiducia con sentiment tuttavia diversificati in relazione alle dinamiche settoriali.

In particolare, nell’ambito del manifatturiero si registra un moderato miglioramento della fiducia, tornato sui valori di fine 2015. Un andamento che riflette un tendenziale miglioramento dei livelli di attività, seppure contenuto, ed un andamento degli ordini che sembra indicare il permanere di un’evoluzione moderatamente positiva anche nei primi giorni del 2017.

La dinamica che caratterizza l’ICC di novembre (+0,1%) inverte la rotta rispetto alla flessione dello 0,1% di ottobre ed è determinata dal progresso sia della domanda di beni (+0,2%) che della componente servizi (+0,1%).

Osservando i dati relativi alle singole aree di spesa, si rileva che l’incremento maggiore è stato registrato dai Beni e servizi per la mobilità, saliti dell’1% recuperando parzialmente la perdita registrata nel mese precedente, ascrivibile all’incremento delle vendite di auto e di moto ai privati.  In aumento anche i Beni e servizi per le comunicazioni, con un +0,5%, e quelli per la cura della persona, con un +0,2 per cento.

Invariati invece gli acquisti di Beni e servizi ricreativi, Beni e servizi per la casa ed Alimentari, bevande e tabacchi.

In lieve calo la componente Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,1%), comunque in ripresa dopo la flessione di ottobre (-0,2%).

Settore quest’ultimo dove è operativa Marr, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, che nei primi nove mesi del 2016 ha riportato ricavi pari a 1.174,2 milioni, in progresso del 4,5% rispetto al pari periodo del 2015.

In calo anche la domanda per Abbigliamento e calzature (-0,2%).

Le tendenze a breve termine dei prezzi al consumo, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che ne determinano la formazione, indicano per il mese di gennaio 2017 un aumento dello 0,2%, dopo lo 0,4% del dato provvisorio di dicembre.