Mercati – Milano la peggiore in avvio, ancora vendite sui bancari

Avvio in ribasso per i listini europei, che intorno alle 9:30 scambiano tutti in territorio negativo. A Milano il Ftse Mib fa segnare una perdita dell’1,1%, seguito dall’Ibex 35 di Madrid in calo dello 0,7 per cento. Il Cac 40 di Parigi, il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra variano invece fra -0,2 e -0,4 per cento.

L’agenda macroeconomica odierna ha visto la pubblicazione dei dati sulla produzione industriale di novembre in Spagna, cresciuta del 4,6% su base annua. In mattinata verranno diffusi i numeri di novembre sulla bilancia commerciale, la produzione industriale e manifatturiera del Regno Unito, mentre negli Stati Uniti verranno rese note le richieste settimanali di ipoteche.

Alle 16.30, inoltre, saranno pubblicati i dati dell’Eia sulle scorte americane di petrolio. Nel frattempo il greggio scambia in frazionale rialzo, con Brent e Wti rispettivamente a quota 53,8 e 51 dollari al barile.

Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso in area 1,055, in attesa del discorso di Donald Trump previsto per questa sera alle 17:00 ora italiana. Sterlina ancora debole sui timori per la Brexit; lo yen cede lo 0,1% su euro e biglietto verde, mentre la Boj ha affermato di poter ancora controllare la dinamica dell’andamento dei tassi di interesse attraverso la politica monetaria ultra espansiva.

A Piazza Affari, il Ftse Mib è penalizzato in avvio dalle vendite sui bancari e sulle utilities. In fondo al listino scivolano BPER (-2,1%), BANCO BPM (-2,2%), UBI (-1,9%) che domani dovrebbe formalizzare l’offerta d’acquisto vincolante per le tre Good Bank e UNICREDIT (-2,4%) che sempre domani terrà l’assemblea straordinaria per approvare la ricapitalizzazione da 13 miliardi.

Nel comparto dei servizi pubblici, lettera in particolare su ITALGAS (-1,5%), TERNA (-1,3%) e ENEL (-1,3%) che ha siglato un accordo con Anas per estendere la fibra lungo le autostrade; inoltre Enel Green Power avrebbe acquisito Energy Demand Network, un’azienda americana di software per l’integrazione di batterie e energia rinnovabile.

Partenza positiva invece per i titoli del lusso e in particolare per MONCLER (+1,5%), fra i più positivi anche ieri dopo il rialzo delle stime da parte degli analisti di Mediobanca, grazie all’effetto del ‘patent box’.

Lievemente sotto la pari FCA (-0,4%), dopo che ieri General Motors, nella presentazione agli investitori, ha rilasciato un outlook 2017 migliore del consensus. Inoltre, nel 2016 Jeep ha registrato 1,4 milioni di veicoli venduti (+12% rispetto al 2015), segnando il settimo anno consecutivo di crescita delle vendite.

Nel settore oil&gas SAIPEM cede l’1,4% dopo il calo di oltre 4 punti percentuali di ieri, in seguito alla rimozione dalla conviction buy list di Goldman Sachs. Per quanto riguarda ENI (-1%), invece, da segnalare il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso del valore nominale di 750 milioni di collocata sul mercato degli Eurobond nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note in essere.

Fuori dal listino principale si segnala la presentazione agli analisti del piano industriale 2016-2020 di HERA (+1,2%).

In rialzo del 7,3% TOD’S, dopo l’acquisto di una quota pari al 3% da parte del fondo d’investimento Strategic Capital, facente capo ad Andrea Bonomi, per un controvalore complessivo di 60 milioni circa.