A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici continentali scambiano lievemente in ribasso, preannunciando un avvio debole per le borse europee.
Gli indici continentali non dovrebbero dunque seguire l’intonazione positiva della mattinata asiatica, con rialzi diffusi tra i listini ad eccezione di Shanghai, agevolati anche dalle dichiarazioni ottimistiche della Banca del Giappone, che afferma di essere ancora in grado di controllare la dinamica dell’andamento dei tassi di interesse attraverso la politica monetaria ultra espansiva.
Per quanto riguarda Wall Street, ieri sera il Nasdaq ha realizzato il quarto massimo storico consecutivo, un primato raggiunto solo nel 2000 e che allunga la striscia positiva a sei sedute ininterrotte, mentre il Russell 2000 ha guadagnato oltre un punto percentuale beneficiando dell’indice di fiducia delle piccole imprese al massimo storico. Il tutto in attesa di entrare nel vivo della nuova stagione di trimestrali e soprattutto del discorso di Donald Trump, atteso per questa sera alle 17:00 ora italiana.
L’agenda macroeconomica odierna vedrà la pubblicazione dei dati di novembre relativi alla bilancia commerciale, alla produzione industriale e manifatturiera del Regno Uniti. Attesa anche la produzione industriale in Spagna per lo stesso mese, mentre negli Stati Uniti verranno pubblicate le richieste settimanali di ipoteche. Alle 16.30, inoltre, saranno diffusi i dati dell’Eia sulle scorte americane di petrolio.
A Piazza Affari, da seguire con attenzione FCA, dopo che ieri General Motors, nella presentazione agli investitori, ha rilasciato un outlook 2017 migliore del consensus. Inoltre, nel 2016 Jeep ha registrato 1,4 milioni di veicoli venduti (+12% rispetto al 2015), segnando il settimo anno consecutivo di crescita delle vendite.
Attenzione anche al comparto del lusso, tra i più positivi ieri grazie allo studio pubblicato da Mediobanca sul “patent box”, il regime fiscale agevolato che dovrebbe consentire alle società del settore di ottenere benefici fino al 10% degli utili.
Fra i titoli bancari occhi puntati su UNICREDIT, che giovedì terrà l’assemblea straordinaria per approvare la ricapitalizzazione da 13 miliardi. Nella stessa giornata potrebbe inoltre essere convocato il board di UBI per formalizzare l’offerta d’acquisto vincolante per le tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti).
Nel settore oil&gas attenzione a SAIPEM, in calo di oltre 4 punti percentuali ieri dopo la rimozione dalla conviction buy list di Goldman Sachs. Per quanto riguarda ENI, invece, da segnalare il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso del valore nominale di 750 milioni di collocata sul mercato degli Eurobond nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note in essere.
Fra le utilities, ENEL ha siglato un accordo con Anas per estendere la fibra lungo le autostrade; inoltre Enel Green Power avrebbe acquisito Energy Demand Network, un’azienda americana di software per l’integrazione di batterie e energia rinnovabile.
Fuori dal listino principale si segnala la presentazione agli analisti del piano industriale 2016-2020 di HERA.