Apertura negativa per le borse europee dopo che i mercati sono rimasti delusi dalle parole di Trump, che nel suo discorso di ieri non ha fornito dettagli sul suo programma di stimoli all’economia. Dopo circa 25 minuti di scambi, il Ftse Mib di Milano e il Dax di Francoforte segnano un rosso dello 0,6%, così come il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid, mentre il Ftse 100 di Londra è in calo dello 0,3 per cento.
Sul fronte dei dati macro, l’indice dei prezzi al consumo di dicembre in Francia ha registrato una crescita stabile e in linea alle attese al +0,3 per cento. L’agenda di oggi prevede inoltre la diffusione dei dati sulla produzione industriale italiana e dell’Eurozona, del Pil tedesco e delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa.
Intanto, dopo che Donald Trump nel suo discorso di ieri non ha fatto chiarezza sui suoi piani di stimolo economico, il dollaro si deprezza nei confronti delle altre valute, con il cambio EUR/USD a 1,063 e l’USD/JPY a 114,3.
Tale discesa del biglietto verde ha favorito le materie prime e in particolare l’oro, risalito sui massimi da dicembre in area 1.200 dollari l’oncia. Frazionale rialzo anche per il petrolio con il Brent (+0,4%) a 55,3 dollari e il Wti (+0,2%) a 52,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Bund-Btp riparte da quota 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,86 per cento.
Tornando a Piazza Affari, partenza sottotono dei bancari con in rosso UNICREDIT (-2,1%) nel giorno in cui si riunisce l’assemblea per il via libera all’aumento di capitale da 13 miliardi. In ribasso anche INTESA (-1,6%) e BANCO BPM (-1,3%). In controtendenza UBI (+2,1%) che ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisto di tre delle quattro Good Bank (Banca Marche, Etruria e CariChieti) la quale prevede la cessione di crediti deteriorati per 2,2 miliardi dagli istituti e un aumento di capitale di 400 milioni.
Parziali realizzi su MEDIASET (-2,3%) dopo il balzo di ieri innescato dalle indiscrezioni secondo cui il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, starebbe valutando di proporre alla famiglia Berlusconi l’ingresso nell’azionariato del colosso media francese. Fininvest ha comunque precisato in serata di non aver ricevuto nessuna proposta e che non esistono negoziazioni in corso.
Ancora ben intonati i finanziari, con AZIMUT (+0,7%) e BANCA MEDIOLANUM (+0,1%), e il lusso, con FERRAGAMO (+0,3%) e LUXOTTICA +0,1%).