Le borse europee dovrebbero aprire la seduta in lieve ribasso dopo che ieri, invece, Wall Street ha chiuso in positivo, con l’incertezza seguita al discorso di Trump che non travolge i listini americani. In particolare, il Nasdaq mette a segno la settima seduta consecutiva in rialzo, la quinta con un nuovo record storico.
Tra le piazze asiatiche chiude in calo Tokyo con il Nikkey penalizzato dal rafforzamento dello yen, con il cambio USD/JPY sceso fino a quota 114,5. Il biglietto verde perde terreno anche nei confronti dell’euro, con il cambio EUR/USD a 1,063 dopo che Trump nel suo discorso non ha fornito dettagli sugli stimoli a favore della crescita economica.
Intanto ieri la Banca Mondiale ha ridotto le previsioni del Pil del 2017 dal 2,8% di giugno al 2,7% attuale, citando tra i fattori che possono compromettere la ripresa economica le pressioni protezionistiche e le conseguenze della Brexit.
Sul fronte dei dati macro, il calendario di oggi prevede la pubblicazione dei dati sull’inflazione francese e sulla produzione industriale italiana e dell’Eurozona. In arrivo dagli Usa, invece, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Tra le materie prime, l’oro sfrutta il calo della moneta americana per riportarsi a quota 1.200 dollari l’oncia, massimo da inizio dicembre. Lieve rialzo anche per il petrolio con il Brent (+0,4%) a 55,3 dollari e il Wti (+0,2%) a 52,4 dollari.
A Piazza Affari, attenzione al comparto bancario e a UBI che ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisto di tre delle quattro Good Bank (Banca Marche, Etruria e CariChieti).
Sotto la lente anche MEDIASET dopo i rumors di ieri secondo cui il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, starebbe valutando di proporre alla famiglia Berlusconi l’ingresso nell’azionariato del colosso media francese.
Tra i petroliferi, infine, la commissione tributaria ha ha accolto parzialmente le richieste di SAIPEM, che dovrà versare 70 milioni di euro per tasse non pagate nel 2008 e nel 2009.