Ieri le principali borse del Vecchio Continente ieri hanno archiviato la seduta poco mosse. A piazza Affari il Ftse Mib, ha terminato con un rialzo dello 0,3% a 19.487 punti, con i titoli del lusso e del risparmio gestito in evidenza. Il Dax di Francoforte con un +0,5% è risultato il migliore del listino europeo, mentre nella City il Ftse 100 chiude con +0,2% e il Cac 40 di Parigi invariato. In controtendenza a Madrid l’Ibex 35 ha chiuso la seduta cedendo lo 0,5 per cento.
Il comparto delle utility e rinnovabili, ha chiuso seduta in rialzo dello 0,1%, sovraperformando il corrispondente indice Euro Stoxx 600 che ha terminato la sessione in parità.
Nella giornata si è distinta la multiutility Hera, che ha guadagnato il 3,2% a 2,23 euro in scia alla comunicazione dell’approvazione del piano industriale al 2020 e del preconsuntivo 2016, che evidenzia un margine operativo lordo di oltre 905 milioni, dagli 884 milioni di fine dicembre 2015. Per quanto riguarda il Piano, in estrema sintesi, prevede al 2020 un margine operativo lordo di 1,08 miliardi, investimenti complessivi per 2,5 miliardi ed utile per azione in crescita di circa il 5% medio annuo nell’arco del piano. Il dividendo dall’esercizio 2017 è previsto in rialzo da 0,09 a 0,095 euro e a 0,1 euro (+11%) dal 2019.
Tra le Big Cap ritraccia il colosso elettrico Enel che chiude in rialzo 0,3% a 4,14 euro, recuperando parte del terreno perso nelle precedenti 5 sedute (-0,9%). Prosegue invece a giornate alterne Italgas che, con un ribasso dell’1,4% fissa il prezzo a 3,73 euro.
Tra le tre Small Cap che hanno chiuso con il segno più si segnala Acsm-Agam (+0,7% a 1,61 euro), che lunedì ha raggiunto un accordo con il Comune di Monza e Brianzacque, che si occupa della gestione delle risorse idriche, per l’estensione del teleriscaldamento in alcuni quartieri di Monza. La diffusione del teleriscaldamento prenderà le mosse da un intervento congiunto dell’ azienda energetica e delle acque che si concentrerà inizialmente nell’impianto di depurazione di Monza.
Fanalino di coda KR Energy, che ha chiuso la sessione lasciando sul terreno il 3% a 0,49 euro.