Banche – Giornata in rosso (-1,2%) con Ubi in controtendenza (+9,1%)

Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con una perdita dell’1,7% colpito dallo scandalo sulle emissioni diesel che ha coinvolto Fca (-16,1%), mentre il comparto bancario ha limitato le perdite all’1,2% pur sotto-performando l’analogo indice europeo (-0,8%).

Ed in una seduta non particolarmente brillante per gli istituti di credito emerge con forza lo scatto di Ubi, che guadagna il 9,1% sostenuta dall’acquisto delle tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti), la cui formalizzazione avverrà nei prossimi giorni.

Più in particolare, l’offerta vincolante per l’acquisto al prezzo simbolico di 1 euro è stata presentata ieri e avrà validità fino al 18 gennaio. È doveroso ricordare che l’offerta è subordinata al rispetto di alcune condizioni fra le quali la cessione di 2,2 miliardi di npl in seno ai tre istituti. Bankitalia, in qualità di Autorità di Risoluzione, esaminerà la proposta martedì prossimo e poi si pronuncerà. L’operazione comporterà per Ubi un aumento di capitale di 400 milioni per mantenere l’attuale livello del Cet1 superiore all’11 per cento.

Victor Massiah, a margine della conference call di presentazione dell’offerta di acquisto, ha dichiarato che l’istituto si attende un utile netto di 1,2 miliardi al 2020 grazie all’aggregazione delle tre banche.

Bper ha chiuso a -0,5% ma si è mantenuta in territorio positivo per gran parte della giornata perché il mercato ha ritenuto che molto presto presenterà un’offerta d’acquisto per l’ultima Good Bank (Cariferrara) a condizioni molto vantaggiose, sulla falsariga di quella presentata da Ubi per le altre.

Unicredit ha terminato con una perdita dell’1,8% nel giorno in cui si è tenuta l’assemblea straordinaria (presente il 52% del capitale) che ha approvato quasi all’unanimità la ricapitalizzazione da 13 miliardi, il cui avvio è previsto nel primo trimestre dell’anno.