Prosegue in positivo la seduta delle borse europee che rimbalzano dopo il calo di ieri. Intorno alle 12:00 Milano è ancora la miglior piazza del Vecchio continente, con il Ftse Mib in rialzo dell’1,2 per cento. Seguono il Cac 40 di Parigi (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Sul fronte degli appuntamenti macroeconomici, dopo la diffusione in mattinata dei dati sull’inflazione spagnola e sulla bilancia commerciale cinese, nel pomeriggio in Usa saranno pubblicati gli indici dei prezzi alla produzione e delle vendite al dettaglio di dicembre e il sentiment preliminare di gennaio stilato dall’Università del Michigan.
Per quanto riguarda l’Italia, si attende la decisione di Dbrs su una possibile revisione del rating sovrano, con il consensus orientato verso un dowgrande dopo la vittoria del no al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Intanto lo spread Bund-Btp torna in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,91 per cento.
Tra le materie prime, il petrolio ritraccia dopo i rialzi delle ultime sedute con il Brent (-0,9%) a 55,5 dollari e il Wti (-1%) a 52,5 dollari, mentre l’oro si mantiene sui massimi di periodo in area 1.200 dollari l’oncia.
Ancora debole il dollaro con il cambio EUR/USD a 1,065 e l’USD/JPY a 114,6, con quest’ultimo risalito dal minimo di cinque settimane toccato ieri a 113,75.
Tornando a Piazza Affari, tra i bancari spicca ancora UBI (+7,3%) dopo aver formalizzato ieri l’offerta per le tre Good Bank, i cui cda avrebbero autorizzato i propri vertici a procedere con la vendita dei 2,2 miliardi di npl al fondo Atlante.
Rimbalzo per UNICREDIT (+1,9%) all’indomani dell’approvazione della maxi ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro. L’ad del gruppo ha già iniziato a incontrare diversi investitori esteri da cui sono pervenuti feed-back positivi e a breve inizierà un road show della durata di tre settimane in cui incontrerà investitori nelle principali piazze finanziarie di tutto il mondo.
Intanto INTESA (+0,7%), insieme a Santander, avrebbe ricevuto un offerta di 2 miliardi per Allfunds, una piattaforma di distribuzione di fondi destinata a investitori istituzionali.
Recupera terreno FCA (+3,3%), trascinando al rialzo anche EXOR (+5,8%) dopo il crollo di ieri in seguito alle accuse dell’Epa su un possibile nuovo Dieslegate. Gli analisti hanno comunque sottolineato le differenze con lo scandalo che ha travolto Volkswagen, con il Lingotto che ha rispedito al mittente le accuse dell’agenzia americana.