Il Ftse Mib termina le contrattazioni con una flessione dell’1,7% trascinato in basso dalla giornata opaca del comparto bancario (-1,2%) e dall’automotive (-9,7%) penalizzato dallo scandalo dieselgate su Fca (-16,1%). Seduta negativa anche per i servizi finanziari che cedono il 4,7% sotto-performando il corrispondente indice settoriale europeo (-1,8%). Anche in questo caso a trascinare al ribasso il comparto è stata Exor (-9,4%) controllante del gruppo Fca.
Più in particolare la botta si è manifestata nell’ultima ora di contrattazione quando sono state confermate le voci secondo cui l’ente protezione ambientale americano (Epa) ha accusato Fca (-16,1%) di aver truccato i dati sulle emissioni diesel montando un software che permette ai propri veicoli di superare i livelli di emissione consentiti su circa 100 mila vetture vendute in Usa.
Il timore di un nuovo dieselgate ha trascinato in profondo rosso anche Exor (-9,4%) la holding della famiglia Agnelli e controllante del gruppo Fca che in un solo giorno vanifica i guadagni da inizio anno passando in negativo.
In negativo anche i titoli del risparmio gestito che dopo i guadagni di mercoledì vengono colpiti dalle vendite con perdite fra l’1% e il 2,3 per cento.