Uno dei punti cruciali per finalizzare l’acquisizione delle tre Good Bank riguarda la cessione di 2,2 miliardi di npl in seno ai tre istituti. A questo proposito, i cda delle tre banche avrebbero autorizzato i rispettivi ad a procedere con la dismissione dei crediti problematici al fondo Atlante, che tuttavia non ha ancora formalizzato un’offerta.
Nel presentare la propria offerta vincolante per l’acquisto delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti) al prezzo simbolico di 1 euro, Ubi ha imposto che venissero soddisfatte alcune condizioni fra cui la cessione pro-soluto, prima del closing, di 2,2 miliardi di npl in seno ai tre istituti, costituiti da 1,7 miliardi di sofferenze e 500 milioni di inadempienze probabili.
Su questo fronte, i cda dei tre istituti avrebbero dato mandato ai propri vertici di procedere con la vendita dei 2,2 miliardi al fondo Atlante.
Il board di Quaestio sgr, società che gestisce il fondo Atlante, lo scorso dicembre aveva dato il via libera all’acquisto degli npl appartenenti alle tre banche salvate a novembre 2015. Tuttavia, non è ancora stata presentata un’offerta formale, che dovrebbe prevedere l’acquisto dei crediti problematici ad un prezzo compreso tra il 30% e il 35% del valore nominale.
Victor Massiah, a margine della conference call di presentazione dell’offerta d’acquisto, ha parlato anche della ricapitalizzazione da 400 milioni che Ubi dovrà varare contestualmente all’acquisizione delle Good Bank, precisando che sarà fatto per mantenere il Cet1 superiore all’11%, in linea con l’attuale livello.
A questo proposito, il manager ha specificato che saranno emesse un massimo di 75,8 milioni di nuove azioni con un effetto diluitivo fino al 7,8% per gli attuali azionisti. Le intenzioni della banca sono di procedere il prima possibile con l’aumento di capitale, subordinatamente al closing dell’operazione e al via libera da parte delle autorità competenti.
Pier Carlo Padoan, ministro dell’economia, nel corso dell’audizione parlamentare sul decreto salva Risparmio, ha parlato a proposito dei rimborsi agli obbligazionisti delle Good Bank. Il ministro h detto che ad oggi sono stati rimborsati 37,5 milioni a fronte di 2.954 pratiche. Padoan ha aggiunto che al 3 gennaio erano pervenute poco più di 14 mila pratiche di rimborso che, una volta esaminate, comporteranno un esborso di circa 190 milioni, su un totale di 340 milioni di bond azzeratisi dopo la risoluzione degli istituti.
Ancora vivace a Piazza Affari il titolo della banca lombarda, che alle 10:55 segna un progresso del 6,7% a 3,3 euro, circa cinque punti percentuali in più del Ftse Italia Banche (+1,6%).