Il Ftse Mib termina la settimana con una flessione dello 0,9% con il comparto bancario che perde il 2,6% e cioè il doppio del comparto europeo.
In controtendenza Ubi Banca, che scatta del 14,2% sostenuta dalla notizia della presentazione dell’offerta vincolante per le tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti).
Più in particolare, l’offerta vincolante per l’acquisto al prezzo simbolico di 1 euro avrà validità fino al 18 gennaio ed è subordinata al rispetto di alcune condizione fra le quali la cessione di 2,2 miliardi di npl in seno ai tre istituti.
Bankitalia, in qualità di Autorità di Risoluzione, esaminerà la proposta martedì prossimo e poi si pronuncerà. L’operazione, tra l’altro, comporterà per Ubi un aumento di capitale di 400 milioni per mantenere l’attuale livello del Cet1 superiore all’11 per cento.
Settimana leggermente positiva anche Bper (+0,2%), che avrebbe deciso di presentare un offerta per Cariferrara, la quarta Good Bank.
Più complesso lo scenario per Unicredit, in calo del 5,3% nella settimana in cui l’assemblea ha approvato a larghissima maggioranza l’aumento di capitale da 13 miliardi ed il raggruppamento delle azioni ordinarie in una nuova ogni 10 vecchie.
Novità di rilievo anche per Mps, che resta sospesa mentre il vertice lavora al nuovo piano industriale con annessa ricapitalizzazione da 8,8 miliardi. Il progetto sarà presto oggetto di confronto anche con Bce e Commissione Ue, oltreché con il Ministero dell’Economia.