I due leader mondiali nella produzione di lenti e montature di occhiali hanno comunicato questa mattina di aver raggiunto un accordo per la creazione di EssilorLuxottica. La controllante della società di Agordo, Delfin, scambierà il 62% circa detenuto in Luxottica con azioni Essilor, nel rapporto di 0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica. Il titolo di quest’ultima potrebbe quindi essere delistato dalla Borsa di Milano, mentre la nuova realtà potrebbe essere quotata a New York oltre che a Parigi e controllata con una quota pari al 31-38% da Delfin. La governance sarà affidata a Leonardo Del Vecchio, nella veste di presidente e Ad esecutivo e Hubert Sagnières, in qualità di vice presidente e Ceo esecutivo. Dall’integrazione nascerà un gruppo con un fatturato di oltre 15 miliardi e un Ebitda di 3,5 miliardi.
Nascerà nel secondo semestre 2017 il nuovo colosso dell’occhialeria “EssilorLuxottica”. L’operazione è stata ufficializzata questa mattina prima dell’apertura dei mercati finanziari dai due protagonisti: la francese Essilor, leader nel mercato delle lenti e l’italiana Luxottica, il più grande produttore mondiale di montature di occhiali.
Il closing dell’operazione dovrebbe avvenire mediante conferimento da parte di Delfin del 62% circa detenuto in Luxottica in cambio di azioni Essilor di nuova emissione, nel rapporto di 0,461 azioni del colosso francese per ogni azione della società di Agordo.
Essilor promuoverà poi un’offerta pubblica di scambio obbligatoria per acquisire tutte le azioni Luxottica che rimarranno in circolazione. La società francese diventerà una holding assumendo il nuovo nome di EssilorLuxottica e controllerà le attività operative che faranno capo ad Essilor International.
Delfin sarà il principale azionista di EssilorLuxottica con una quota compresa tra il 31% ed il 38% (in base alle adesioni all’Opa, che se sarà totale attesterà la quota di Delfin al 31%), con diritti di voto pari al 31% (non ci saranno più diritti di voto doppio).
Leonardo Del Vecchio assumerà la carica di presidente e amministratore delegato esecutivo di EssilorLuxottica, mentre il Ceo di Essilor, Hubert Sagnières, sarà il vice presidente e ceo esecutivo della holding. Il Board sarà composto da 16 consiglieri, dei quali otto (incluso il Ceo) nominati da Essilor e otto (compreso Del Vecchio) da Delfin.
La nuova realtà potrebbe essere quotata a Wall Street, oltre che a Parigi, mentre il titolo Luxottica potrebbe essere delistato da Piazza Affari.
Dall’integrazione dei due gruppi nascerà un’azienda con un fatturato di oltre 15 miliardi (sulla base dei dati 2015) ed un Ebitda di circa 3,5 miliardi. Il management ha stimato sinergie nel medio termine che vanno da 400 a 600 milioni, per poi accelerare nel lungo periodo.
Il nuovo colosso dovrebbe inoltre beneficiare di una forte generazione di cassa, che gli consentirà di avere una flessibilità finanziaria per investire nella crescita futura sia interna che esterna. A fine giugno 2016 Luxottica presentava un indebitamento finanziario netto di 1,127 miliardi con un rapporto Debito netto/Ebitda (escluso effetto cambi) pari a 0,6x. Alla stessa data la posizione finanziaria netta di Essilor era negativa per 2,172 miliardi, pari a 1,3x l’Ebitda consolidato (sui 12 mesi).
Insieme, Essilor e Luxottica puntano a soddisfare le esigenze di 2,5 miliardi di persone che soffrono di problemi di vista, soprattutto nei mercati emergenti di Asia, Africa e America Latina. EssilorLuxottica sarà infatti presente in 150 Paesi, con più di 140 mila dipendenti.
Commento
Dopo aver faticato a fare prezzo in avvio di seduta, il titolo Luxottica ha registrato un balzo del 15% circa toccando i 56,90 euro, per poi attestarsi intorno alle 12:00 sui 53,90 euro, con un rialzo dell’8,75 per cento. Analoga partenza per Essilor che alla stessa ora scambia alla Borsa di Parigi oltre i 115 euro, con un progresso del 13 per cento.
Ad oggi EssilorLuxottica rappresenta un gruppo con una capitalizzazione complessiva di 50 miliardi circa, con un p/e 2016 pari a 30,2x per Luxottica e 31,1x per Essilor.